Non avendo al seguito protezioni veloci abbiamo optato per la via normale, meno diretta ma solo di poco meno impegnativa. Salita la vigilia al rifugio molto faticosa su sentiero spaccagambe con fondo sassoso e molto diretto. Avvicinamento al ghiacciaio invece più comodo prima su bella mulattiera poi su rocce montonate con numerosi ometti. Ghiacciaio con ancora ottima copertura nevosa e poco ghiaccio solo nel primissimo tratto. Rampa di accesso alla cresta fatta con i ramponi per la presenza di due accumuli di neve. Cresta pulita, solo un po’ bagnata e in alcuni punti verglassata per il temporale del giorno precedente. I segni rossi aiutano non poco le protezioni fisse presenti che consentono di procedere in conserva. Nonostante il tratto fra il ghiacciaio e la croce non sia lungo, prende ancora il suo tempo, sia in salita che in discesa.
Ottimo trattamento al rifugio, prezzi molto abbordabili e dove il gestore sa dare indicazioni tecniche per le salite (cosa non così scontata).