La valutazione (4 stelle) è riferita alla tipologia di scalata e all’ambiente. Piccola falesia con tiri corti ma molto interessanti (Blood e Tritadita sono stati tiri di riferimento in valle negli anni 90), su roccia molto abrasiva, esposta a Nord e dunque perfetta come falesia estiva. Parete pulita e attrezzatura a posto.
La nota dolente è rappresentata dall’accesso. Quello descritto nella relazione della falesia è ormai impraticabile. Meglio partire all’altezza del casotto al fondo del rettilineo prima dei tornanti che salgono a Peroldrado. Infilarsi nel bosco e reperire tracce della vecchia mulattiera che passa a destra del casotto e risale brevemente la costa (passare sotto un albero abbattuto). Arrivati al pianoro erboso deviare a sn (ometto) e attraversare il prato fino a reperire il canalino che in discesa costeggia il lato dx della falesia (se non vi perdete sono meno di 10 min dall’auto). Con qualche passaggio umano in più il sentiero si riaprirebbe velocemente (invito a Framil, Michele Motta e altri collezionisti di chicche inaccessibili)
Con Frenk.