L’anno scorso scendendo da BAT avevo già in mente il prossimo obiettivo, le Visioni.
Devo ammettere di essere partito a cuor leggero, credevo di poter fischiettare sull’A4 di Grassi: “lui sarà salito tutto a chiodi, io con le mie diavolerie americane me la spasso”… giù il cappello invece ad un Grassi che non conoscevo, mostro di una completezza assurda, mago anche in artif e non solo con le picche in mano. Io ho riempito le braghe… Non riesco a spiegarmi come possa essere salito senza i friend giganti o i micro, senza i pecker o gli head.
Sul primo tiro di Visioni non si possono mettere chiodi, sul secondo ne ho messo solo 1 a V, 4 pecker e 1 head, qualche passo su cliff e una tonnellata di friendini malsicuri, nessuna delle protezioni era veramente affidabile. Ho fatto un bel volo fuori dal primo diedrino del secondo tiro, una fessura perfetta è esplosa dopo 5 minuti che stavo su un friend…
Sabato saliamo 2 tiri di Tempi ed il primo delle Visioni in 6 ore con calma.
Domenica mattina è sottozero, partiamo tardi. Risalgo la prima fissa di 35 metri nel vuoto per arrivare al bordo dello strapiombo e vedere con orrore che era segata a metà… e una vita è andata… assicuro fede con un’altra corda, e risalgo l’altra fissa facendomi assicurare e passando 2 protezioni.
Attaccato L2 di Visioni alle 12 e arrivo in sosta alle 17, giusto in tempo x scendere e arrivare alla macchina con le frontali. Peccato per l’ultimo tiro, sembrava ben più gestibile.
C’erano evidenti segni di magnesite, forse sta uscendo dall’oblio…
Grazie a federico che ieri mi ha assicurato 5 ore fermo al freddo senza neanche vedermi…