Dopo più di un mese di digiuno, una scorpacciata simile con la prima volta al Caporal è stato un azzardo da indigestione…ma il premio dato da simili soddisfazioni merita tutti gli sforzi! Soli al Caporal… il primo tiro della via dei camini presenta un singolo tutto da interpretare, bisogna un po’ fidarsi del fessurozzo svaso orizzontale e traversare in apnea fin dentro al camino. Il tiro dell’orecchio del pachiderma merita tutta la sua fama, grande Pierre che l’ha liberato a vista, io invece mi sono appeso. Abbiamo spezzato la placca a seguire in due tiri (per fortuna) e la placca prima del cengione (6c) è qualcosa di superlativo…non molla un attimo (resiste la spittatura A0). Nonostante le previsioni erano di fare Rattle Snake abbiamo ripiegato su tempi moderni: bella la dulfer iniziale (breve ma intensa) bruttino invece il traverso a balze fino alla sosta (attrito infame). Il tiro dopo è leggermente più duro, ma decisamente più bello. E infine il diedro strapiombante dell’ultimo tiro ci ha data la bastonata finale. Ci siamo calati da Rattle Snake: 1a doppia di 60 metri e 20 cm fino al cengione, 2a fino all’attacco dell’orecchio e la 3a fino a terra. DA SEGNALARE UNA SEICENTO GRIGIA CHE HA CURIOSATO DENTRO LA NOSTRA MACCHINA (PREVENTIVAMENTE LASCIATA APERTA).