Come da precedenti relazioni , usato due serie dallo #0.4 al #3 , poi 3 grandi (#4, #5, #6) e due micro (#0.3, #0.2).
Sarà che il secondo tiro , quello famoso del camino/OW è più lungo e più vario, ma l’ho trovato più duro e stancante del tiro finale, che sulla carta dovrebbe essere più difficile.
PS: il mio socio per non immpazzire nel camino da secondo di cordata, si è attaccato lo zainetto all’imbrago, un po’ come se fossimo in un camino della Marmolada. Scelta azzecatissima.
Detto ciò Rattle Snake è e rimane una delle vie più belle della Valle Orco, impegnativa e di grande soddisfazione.
Ma anche i tiri di “avvicinamento”, che avevo già scalato diverse volte (Orecchio e Placca di Itaca), sono davvero molto belli.
Oggi svariate cordate , tra cui degli eporediesi che si son fermati alla grande cengia mediana, Tricky e socio (i localz), incontrati per caso mentre si calavano, due ragazze svizzere solidissime, ed uno slovacco sempre sorridente che ha scalato in rope-solo ad una velocità impressionante.
Io invece con Enri, il mio primo socio storico della valle Orco, di passaggio in Italia, ma sempre pronto ad ingaggiarsi.