Ma che bella (e che dura, argh!)!
Da bravi volponi, io e Andre abbiamo deciso di venire qui a spaccarci le dita dopo aver passato l’estate su calcare. Effettivamente i primi 4 tiri sono ancora fattibili senza essere maghi dell’incastro. I passi dichiarati di 6b su 2° e 4° alla fine sono più che scalabili con un po’ di decisione, io ho trovato lungo in altri passaggi ma tant’è…per il 5° tiro, invece, bisogna proprio scalarlo “in quel modo lì”, un po’ ci abbiamo provato, un po’ ci siamo trascinati in sosta. Traverso dell’ultimo tiro interessante e psicologico, alla fine basta fidarsi dei piedi. Linea esteticissima e verticalissima, non succede spesso di vedere l’ultima sosta praticamente dall’avvicinamento.
Appunti veloci: la partenza è 1m a destra del chiodo sopra il cordone blu, da qui ci si ribalta, si traversa in placca e si sale per fessure fino in sosta; il BD 4 sul 5° tiro ci sta proprio al pelo; utili 5/6 rinvii e un paio di cordini per evitare attriti quando si utilizzano anche i chiodi; doppie comodissime.
Dopo oggi Andre ha detto di voler cambiare sport, ma tanto il prossimo weekend sarà di nuovo a soffiare da qualche altra parte 😉