Canzo (Corno Occidentale e Centrale di) da Canzo per la Forcella dei Corni

Canzo (Corno Occidentale e Centrale di) da Canzo per la Forcella dei Corni
La gita
barrosismo
3 01/05/2014

Partiti presto dal Gajum saliamo agevolmente nel bosco con un’aria bella frizzante che facilita la progressione.
C’è una grandissima umidità e molto fango per le piogge dei giorni scorsi. Arriviamo in un attimo al rifugio SEV, poi saliamo per la cresta W al Corno Occidentale, con alcuni passaggi esposti, banali tecnicamente, ma che richiedono piede fermo e sicurezza. Arrivare in cima al Corno Occidentale non è argomento per chi ha grossi problemi di vertigini e soffre l’esposizione. Veniamo raggiunti in vetta da un local che in solitaria s’è fatto la ferrata (giudicata impegnativa), poi scendiamo verso E in direzione del Corno Centrale. Disarrampichiamo un paio di canalini rocciosi, con calma ed attenzione ci portiamo alla Forcella dei Corni e da lì con qualche facile passo di arrampicata, quasi mai esposta e tecnicamente elementare siamo in vetta al Corno Centrale. Il panorama osservato dai Corni è mirabile: il ramo del lago di Como che volge a mezzogiorno, le Grigne, il Legnone e a perdita d’occhio fino all’orizzonte chiuso dagli Appennini, le Marittime, il Monviso e fino al Rosa e alla Sfizzera le Orobie etc etc. Vale proprio la pena salire sul centrale, si osserva la possente mole dell’Occidentale altrimenti mai visibile da giù. Tornati al rifugio scopriamo esserci una gara di trail proprio sui sentieri per tornare alla macchina. Tutto questo rallenta la nostra discesa ma si rivela un divertente diversivo. Un saluto al cane pastore che ci accompagna dalla macchina fino alle due vette, ci lascerà solo al rifugio. In mattinata saliva il mondo intero, fauna umana composta da famiglie, comitive di bambini, milf, anziani, rovinati etc etc verso i sentieri della val Ravella e limitrofi. Con Davide.

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