Tutto già ben segnalato se nonchè il sentiero che si biforca verso sx a quota 1821 e porta alla sella tra le due cime, di primo mattino si trova in ombra. Noi l’abbiamo trovato con galaverna e ghiaccio e dunque ci siamo portati sopra l’alpe Caneto, che è rivolta a sud, e da lì abbiamo risalito il ripidissimo pendio che porta alla sella. L’erba è insidiosa ma tra l’ erica e i rododendri si riesce a fare buona presa. Un pò di attenzione sui blocchi che portano alla cima sud e per la nord occorre ravanare ancora nell’erba secca e scivolosa più che mai. Poi dalla cima nord si scende agevolmente in direzione nord e ci si innesta rientrando sul sentiero che arriva da Spruga (valle Onsernone).
Ancora molto piacevole camminare in quota per l’ampio soleggiamento di questa zona, incontro ravvicinato con 5 camosci già in livrea invernale.