Canciano (Pizzo) dal Passo di Campagneda

Canciano (Pizzo) dal Passo di Campagneda
La gita
barrosismo
4 09/05/2020
Accesso stradale
Strada ben curata, vista la quota e la conformazione
Osservazioni
Nessuno
Quota neve m
2000
Equipaggiamento
Scialpinistica

Premetto che non ho fatto il passo di Campagneda ma il Cornetto ovvero l’itinerario classico dello Scalino fino al ghiacciaio. La neve inizia a 15-20 minuti dal parcheggio. Sarà decisiva la quota neve durante le precipitazioni dei prossimi giorni. La materia prima è poca nei primi prati e c’è il rischio che s’allunghi il portage. Ottimo rigelo e lunghi pianoni fino alle pendici del Cornetto. Qui la pendenza è quasi subito importante e con la neve durissima che c’era sono stati fondamentali i rampant. Lunghe diagonali interpretabili a vario modo e seguendo più linee. Solo verso l’uscita la traccia era unificata, dato il passaggio obbligato. Davvero una bella tirata in queste condizioni. Proseguendo s’incontra un altro pendio ripido che deposita sul ghiacciaio. Qui ho imitato chi mi precedeva e messi gli sci sullo zaino ho affrontato a piedi gli ultimi 20 m di dislivello. Neve gelata che avrebbe richiesto inversioni sulle uova. Al ghiacciaio abbandono la marcata traccia per lo Scalino e mi porto verso l’inconfondibile Canciano. Sci ai piedi perdo 50-60m di dislivello, che mi costringeranno a una breve ripellata al ritorno. C’è solo una labile traccia di salita, che seguo fino alla cresta su facili pendii. Abbandonati gli sci, affronto coi ramponi la cresta. Attenzione alle cornici della parte iniziale! Le roccette sono sempre facili, seguono un paio di elementari tratti in neve e poi il passaggio chiave: è un breve traverso/canalino poco inclinato. Questo si presenta con uno strato di neve inconsistente appoggiata alle rocce. L’esposizione c’è eccome. Presa la picca, salgo in qualche modo il canalino usando anche le rocce a monte. Niente di difficile, ma un errore potrebbe causare seri danni. Dalla cima il panorama è godibile in pace data la totale solitudine e l’assenza di vento. Tornato facilmente agli sci, scendo su dolci pendenze e neve dura; provo in tutti i modi a evitare la ripellata, non ci riesco. Riprendo a scendere e arrivo in breve al famigerato pendio del Cornetto. Questo si presenta in neve ancora dura, nonostante l’irraggiamento. Decido di affrontarlo lo stesso senza aspettare: trovo pendenze sostenute che mi fanno curvare bello teso. Torno senza danni ai piani con solo due brevi punti più sfondosi. Marcione finale mescolato a un po’ di sci-torrentismo e poi passeggiata all’auto. Tantissima gente in giro (100?), nessuno sul Canciano. Volevo evitare gli assembramenti, ci sono riuscito!

Due punti, 1: qual è il motivo che spinge molti a non mettere i rampant anche dove sarebbero utili? Nessuno vi verrà a contestare o vi darà un voto basso…
2: oggi livello altissimo. Ho visto gente salire e scendere con tecniche perfette, come forse non avevo mai visto. Gente che tirava dei curvoni stupendi a mille all’ora nonostante la neve dura e ugualmente sul marcione. Che invidia.

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