Prima ripetizione con l’amico finalese Marco Menzo, in masochistica trasferta sulla serpentinite del monte Beigua.
Il genere è quello dell’arrampicata su placca scolpita, e cioè la morfologia dove la serpentinite da il meglio di sè.
I tiri più belli sono L1 e L2, con difficoltà molto omogenee e grande continuità. L3 è il tiro più lungo e vario, ma fa eccezione perchè, invece di seguire le placche al centro, resta sul margine a poca distanza dal bosco; ne consegue che è comunque divertente, ma più sporco e discontinuo degli altri.
Consigliabile avere un cordino slacciato sempre in tasca perchè, come nelle altre vie della zona, a volte i chiodi tradizionali restando un pò schiacciati, ragion per cui sono difficili e/o pericolosi, se rinviati direttamente con il moschettone.
Le partenze di L3 e L4 si prendono scendendo canalini esposti; pertanto (soprattutto per L4) è meglio raggiungere la sosta di partenza assicurandosi su alberi.