L’obbiettivo originario era la Cima di Focobon, ma visto il periodo e la presenza di neve, optiamo per la più facile Cima di Campido.
Si parte su sentiero poco marcato e già questo fa capire che non siamo nella zona più battuta delle Pale (ragnatele e ragni. Cè anche una vipera).
Il sentiero è molto ripido e fangoso. Poi dopo il bosco la salita diventa più agevole e molto panoramica sull’altipiano delle Pale.
Arrivati in 3 are al Pian di Campido, decidiamo di evitare la Cima di Focobon per dirigerci verso il passo Zopèl e li decidere se salire la Cima di Campido o la Cima Zopèl.
Viste da sotto sembra tutto asciutto, ma non sarà così.
Fino al passo è tutto pulito e quindi decidiamo di proseguire verso il bel 3000 alla nostra sinistra.
Messo il casco saliamo senza problemi fino all’intaglio che porta alla cresta NE della montagna. Qui cambia la prospettiva e vediamo che il resto della cresta è tutta imbiancata.
Comunque continuiamo su terreno per fortuna non difficile. Ci sono punti dove si entra nella neve fino al ginocchio e punti dove bisogna arrampicare su rocce completamente bagnate. Io poi sono con i pantaloni corti e senza quanti.
Sotto la vetta ci sono un paio di passaggi molto esposti e scivolosi ma non ce modo di assicurarsi. Ad gni modo arrivo in vetta seguito in breve dalla mia socia.
In cima, croce e panorama impagabile, ma ci fermiamo poco, un pò preoccupati per la discesa.
Assicuro con la corda la mia socia che scende per prima, fino a farle raggiungere la base della parte più ripida. Esattamente la lunghezza di una corda da 60m. Io poi scendo faccia a monte un pò teso.
Più giù la neve diminuisce e scendiamo senza problemi. Dal passo 3 ore a/r per la vetta – 350m.
La discesa fino alla macchina è lunga e senza particolari avvenimenti.
In totale:
5 ore per la vetta
4 ore per la discesa.
Tot. 9 ore
Bellissima montagna e bellissimo panorama in una bellissima valle.
Giornata relativamente calda con zero a 4000m.