- Accesso stradale
- Buon parcheggio a Rassa
- Osservazioni
- Sentito assestamenti
- Neve (parte superiore gita)
- Crosta da rigelo non portante
- Neve (parte inferiore gita)
- Crosta da rigelo non portante
- Quota neve m
- 1300
Portage fino a q. 1350 circa e neve più o meno sempre sfondosa e inconsistente. L’imbocco della mulattiera per l’Alpe Sorba non è indicato: giunti all’inizio della pista ciclabile di montagna, occorre tenersi a sx seguendo l’indicazione per il “Ristorante Heidi”, si attraversa una piazzola e al fondo di questa ecco la mulattiera! In alternativa si può percorrere la poderale/pista ciclabile abbandonandola però quando si è in vista dell’Alpe Sorba per scendere fra le case e raggiungere qui la mulattiera, altrimenti diventa impossibile passare il torrente sul Ponte di Prabella.
Dall’Alpe Sorbella la Punta del Campanile non è individuabile, perché risulta spostata a sud-ovest rispetto alla Bocchetta dei Fornei, che si ha invece di fronte. Raggiunta la Bocchetta, la meta è in vista, si volge a dx e si risalgono due dossi successivi, a questo punto due opzioni: o risalire dritto per dritto il ripido pendio (sui 30 gradi nella parte alta) che adduce alla depressione a dx della vetta sulla cresta N (come abbiamo fatto noi) o portarsi sulla cresta E spostandosi da dx a sx fra piccoli dossi e avvallamenti evitando di salire troppo in alto per traversare.
Dopo la Punta del Campanile proseguito per cresta alla Punta Scalaccia e poi al Testone Tre Alpi.
Le velature piuttosto dense e la brezza fresca han fatto sì che la neve non formasse uno zoccolo eccessivo e avesse un buon grip in salita.
Per me gita e giornata memorabili, tanto sfiancanti e ravanose quanto entusiasmanti e gratificanti. Innumerevoli i cambi di assetto scarponi-racchette-ramponi, molti gli aggiustamenti in corso d’opera (avendo mancato il ponte di Prabella siamo giunti all’Alpe Sorbella traversando sul ponte di q. 1330 e percorrendo tutta la luuunga pista ciclabile innevata, così come anche noi, come gli altri gulliveriani, abbiamo percorso quasi tutta la cresta N per poi scendere e risalire alla vetta) e tantissime le emozioni positive.
Un bel quadro che si è svelato ai nostri occhi soltanto a fine giornata… Ringrazio Tiziana (sempre in avanscoperta!) e Domenico per questo splendido regalo.