Calcante (Uja di) da Traves, anello per Punta Lunelle

Raggiunta solo la cima delle Lunelle poi si è fatto tardi; viste le precedenti relazioni abbiamo deciso di portare 30mt di corda 1 fascetta e 1 moschettone a testa; dal colle delle lunelle, come da relazioni precedenti, il sentiero …. scompare del tutto ….. inizialmente si trovano parecchi ometti e bolli rossi vecchi e sbiaditi; il percorso segue (in basso) la direzione delle cresta ENE che incombe sopra la testa; dopo alcuni sali-scendi all’altezza di una pietraia, ometti e bolli terminano (oppure non siamo stati capaci a trovarne altri) decidiamo di seguire un percorso, che ci pare coerente, salendo verso la cresta ENE; raggiungiamo la cresta che si presenta affilata e molto esposta sul versante Pugnetto; nonostante questo dal nostro versante si riesce a percorrerla fino alla fine; la cresta termina con uno strapiombo (10-15mt?) su di un secondo colletto dove sono presenti indicazioni su pannelli di legno; sarebbe necessario calarsi ma non ci sono soste (o non le troviamo); per non tirare fuori tutta l’attrezzatura cerchiamo ed individuiamo un canalino che ci permette di scendere meno di 10 mt e afferrare una cengia erbosa che permette il traverso necessario a raggiungere il colletto; da qui 80 mt circa ci separano dalla vetta delle Lunelle; seguiamo ad intuito un percorso di massima pendenza e …. come dal nulla una tacca rossa!! Alla ricerca di una seconda tacca: niente da fare; seguiamo quindi un canalino verticale (I°, max II°meno) e, ben nascosta, appare la seconda tacca; qui il primo dei due passaggi delicati a strapiombo sul lato Pugnetto, necessari due passi di arrampicata; altro brevissimo tratto di cresta e secondo passaggio ancora più esposto (un passo di arrampicata) … quindi la vetta; per la discesa due di noi hanno preferito l’ausilio della corda nei due tratti esposti; sfruttate due sporgenze rocciose come soste; in queste condizioni assolutamente sconsigliata agli escursionisti; prima difficoltà, l’assenza di una indicazione di percorso precisa; seconda difficoltà il tratto finale (40 mt circa) non è affatto EE; ci sono condizioni (il canalino e i due passaggi) di oggettivo pericolo tali da classificare gli ultimi metri come F

si propone di variare la classificazione almeno in EE/F