Cadreghe di Viso da Castello

Cadreghe di Viso da Castello
La gita
walkerwolf
3 13/04/2011
Neve (parte superiore gita)
Primaverile/trasformata
Neve (parte inferiore gita)
Primaverile/trasformata
Quota neve m
2000
Equipaggiamento
Scialpinistica

Il freddo è arrivato ma la neve in basso se n’è andata. Saliamo a piedi per 1h 15′. A 2050 calzo gli sci; si procede bene anche a piedi, come fanno i miei due compagni di gita, Luisa ed Ezio. Alla base del canalino sopra il Gagliardone tolgo gli sci e saliamo a piedi bene senza i ramponi. Questi li mettiamo per precauzione Luisa ed io a 2800 m. Si sale fino al termine con passo tranquillo che consente un ritmo regolare. Arriviamo a 3160, ai piedi degli spuntoni delle Cadreghe, al limite della neve. Lì soffia un venticello gelido, che più in alto, sui canaloni della NO del Viso, forma turbini di neve. Per una sosta degna scendiamo alle conche inferiori in un ambiente maestoso tra le pareti del Visolotto e l’imponento NO del Viso di Vallanta. La discesa all’inizio è su neve dura tipo tolle ondulè (per questo una stella in meno). Più giù è invece perfetta e vellutata nel canalino. Anche i pendii inferiori, sottostanti i rifugi, sono di neve ottima. Infine riusciamo ad arrivare alle prime baite ancora per chiazze di neve raccordate. A 1980 togliamo gli sci; da lì 50′ a piedi fino all’auto.

Lì incontriamo una coppia di tedeschi residenti in Val Maira che sono stati alle Rocce Meano e le hanno discese con le tavole, ma la neve era molto dura.

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