Bussola (Corno) da Champoluc per il l vallone di Mascognaz

Bussola (Corno) da Champoluc per il l vallone di Mascognaz
La gita
andreamilano
3 16/03/2020
Osservazioni
Nessuno
Equipaggiamento
Scialpinistica
Traccia GPX

Al momento della gita, i divieti su cosa si possa e non si possa fare in montagna sono quantomai vaghi. Quindi mi decido a fare quella che è forse l’ultima mia gita in epoca covid-19.

Parto dal parcheggio da cui inizia il sentiero per Mascognaz. Il sentiero è quasi completamente sgombro di neve, ma con molto ghiaccio coperto da aghi di pino. Uscito dal bosco, l’innevamento è continuo e dopo l’abitato metto gli sci.
Seguo la pista della moto slitta prima sul lato destro e dopo il ponte sul lato sinistro. All’Alpe Chevanne, scendo verso il torrente e lo supero a piedi.
Da qui si notano vecchie tracce, che non mi aiutano perchè reggono il peso o si sfondano un po a caso. La neve qui è parecchio crostosa.

Dopo una parte abbastanza ripida e laboriosa raggiungo una valletta più comoda, dove la traccia scompare dovuta ad una leggera nevicata dei giorni scorsi. Dunque faccio la mia traccia su polvere pressata fino alla base del Corno Bussola. Evito di salire il canalino diretto perchè la neve li non sembra molto assestata e quindi opto per raggiungere la cresta spartiacque sci ai piedi.

Da qui inizia la cresta ovest del Corno Bussola. Abbastanza lunga e non semplicissima con gli scarponi da sci. Ci sono vari passaggi di I e II grado, intervallati da cornici nevose. Comunque senza problemi arrivo in cima. Ore 14.30.

Sul libro di vetta le ultime firme risalgono a metà novembre scorso. Che sia io il primo a raggiungere la croce durante quest’Inverno?

Ripercorro la cresta a ritroso, facendo alcuni tratti a cavalcioni. Rimessi gli sci, le prime curve timorose su neve durissima e poi sempre più morbida. Mi permetto pure il lusso di fare parecchie curve sul bella polvere, cercando i lati giusti dei pendii, fin quasi al fondovalle. Poco prima del fondovalle, evito il percorso di salita, e faccio un lungo taglione fino a riprendere la pista della motoslitta.

A Mascognaz ci sono alcune persone a fare picnic, ma preferisco tirare diritto per evitare eventuali occhi indiscreti e gole profonde. Scendo dalla pistina, ancora innevata ma quasi al limite, fino alla macchina.

7 ore e 15 per l’intera gita. Bel tempo e assenza di vento. Da solo.

In questi difficili giorni, la pratica dello scialpinismo è ovviamente sconsigliata per vari motivi. Ma una gita in solitaria con questo cielo terso è tuttavia la migliore medicina antivirale per corpo e mente.

Comunque, questa è l’ultima e gli sci finiscono in cantina fino a nuovo ordine.

Le condizioni per lo sci nel vallone di Mascognaz sono attualmente ottime.

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