- Accesso stradale
- Da cabane de l'avalanche, che si raggiunge con 2.5 km di sterrata in discrete condizioni
Via storica in cui i gradi contano poco, lunga ed esposta. Da non fare se si cerca l’eleganza del gesto, è più che altro una scalata di sostanza. Certo il panorama e la storia dell’itinerario compensano.
Roccia grippante mediamente sana, un po’ più marcia nei tiri centrali. Grazie Omis per la relazione, seguendola e incrociandola con la foto del tracciato non ci si sbaglia. Non c’è un tiro che vada su dritto, essendo una via che cerca il facile della parete ci si trova spesso e volentieri a traversare, con attriti disumani.
La calza della corda fissa dal passo del folletto inizia ad essere lacerata in più punti, maneggiare con attenzione. Discorso simile per il primo cordone quando iniziano le difficoltà del primo tiro (tutto fattibile in A0, la longe con i bracci allungabili è consigliatissima).
Il sentiero di discesa è psichedelico, l’osservatorio sotto la cima e la combe ratin sono un mondo a parte, provare per credere.
Con Pippo, ci hanno tenuto compagnia un sacco di simpatici pennuti e un aliante