Bucie (Bric) Via Normale del Canalone Sud da Villanova

Bucie (Bric) Via Normale del Canalone Sud da Villanova
La gita
sirgeorgemallory
4 14/07/2016

Avvicinamento da Villanova, partenza alle 8:30 con arrivo in bivacco Soardi alle 12 circa. Giornata ventosa con cielo terso fino al primo pomeriggio. Da villanova si segue la carrozzabile per un paio di kilometri (meglio lasciare la macchina alla sbarra dove c’è il divieto d’accesso, altrimenti in caso di maltempo o stanchezza si trova lungo) e poi si prende la deviazione verso il Col Bucie. Da lì il sentiero ben segnato sale fino alla Crosenna. La traccia si perde nell’erba e tra i fili dei pascoli, ma prosegue dietro le case verso sinistra fino ad arrivare al bivio con il Col Malaura. Si prosegue a destra del masso che funge da segnale per il sentiero GTA 2 e si arriva al colle del Boina, dopo numerosi tornanti un po’ spezzagambe. Dal colle, si scende brevemente per poi riasalire al bivacco, sempre aperto e gestito dal CAI con guardiani nei mesi estivi. Oltre il pernottamento, si può mangiare e bere. Gestori simpatici e gentili!

La traccia verso la cima parte subito dietro il bivacco, poco a destra, e si inerpica per facili roccette e sfasciumi del canalone S. Le prime catene si incontrano dopo una decina di minuti, per poi gungere al canalone. Qui si può scegliere se risalirlo oppure portarsi sulla destra e salire su placche con pochi appigli ma dotate di catene (II+, III). La raccia si segue fino ad arrivare in cima. Tempo di salita dal bivacco 0:50 h. Copertura rete in cima 80% TIM verso il versante S, cioè quello italiano.
La salita non è priva d esposizioni, anche con un lieve senso di vuoto. Occorre sicuramente prendere dimistichezza con le catene. Noi abbiamo preso degli imbraghi e dei rinvii per sicurezza, ma non c’era nessun motivo per usarli davvero. Per il resto niente da segnalare.

La giornata è stata tersa e entosa fino all’ora di pranzo. Purtroppo il nostro attardarci al bivacco e lungo la strada ci ha fatto perdere il cielo sgombro di nuvole. Un altro inconveniente: al mio compagno di salita si sono sfasciati gli scarponi e non è riuscito a giungere in vetta. Consiglio di pernottae al bivacco o essere pronti a partire prestissimo per farla in giornata.

Un ringraziamento a Enrico Gatto, volontario CAI e amico incontrato per puro caso al bivacco, che si è offerto di accompagnarci, imprestandoci anche un imbrago!

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