Partititi da Prali Ghigo e saliti al rifugio Lago Verde in MTB (senza la e..!).
Strada in buone condizioni, ma da Bout du Col in su molte rampe dalle pendenze micidiali, al limite della ciclabilità, richiedono TANTISSIMA gamba (o gli elettroni…). Salita resa difficile anche da un forte (e gelido!) vento contrario alla nostra direzione.
Lasciate le bici al rifugio, siamo saliti al Colle Passetta seguendo i bolli bianco/rossi lungo la cresta verso la Punta del Fournas.
Dalla Passetta in vetta al Boucie lungo la cresta NE come da descrizione, prestando attenzione ai tratti con neve/grandine residua della notte.
Veloce discesa lungo la normale al bivacco Soardi per una meritata pastasciutta!
Rientrati al rifugio Don Severino Bessone dal colle di Valpréveyre, riprendiamo le bici e cicliamo fin sotto il colletto della Gran Guglia, che raggiungiamo con un po’ di sano portage.
Lasciate le bici, in pochi minuti siamo alla croce di vetta.
Tornati al colletto, in sella alle bici scendiamo dal versante E alla campana e poi al passo di Viafiorcia. Sentiero spettacolare fino a raggiungere la strada sterrata, poco sopra la strettoia dell’Eitrangoulou, poi in un batter d’occhio a Bout du Col, dove deviamo verso sinistra per andare a prendere il magnifico sentiero che scende sul versante sinistro idrografico, che seguiamo divertendoci parecchio fino a rientrare a Ghigo di Prali.
“Solo” 4 stelle a causa del vento forte.
In compagnia dell’instancabile Matteo, che ringrazio per la proposta, siamo stati preceduti di pochi giorni dall’amico Emilio, pioniere del cicloalpinismo nel Pinerolese, che salutiamo con simpatia! 😉