Ancora una “zampata” di alpinismo (forse l’ultima) in questa estate che sembra senza fine!
Giornata mistica, senza una nuvola, e temperatura praticamente perfetta, insomma la migliore che si possa immaginare, quindi da sfruttare a dovere! In compagnia di mia sorella, in gran forma, a tiri alterni.
Salita dal sapore alpinistico, addomesticata da alcuni spit (comunque mai “invadenti”) nei tratti più impegnativi. Possibili molte varianti, spesso anche involontarie… consiglio di avere una relazione abbastanza dettagliata per evitare di perdere troppo tempo! Basta una corda da 60 m, qualche friends medio ed alcune fettucce per integrare le protezioni.
Noi per l’avvicinamento abbiamo scelto il giro dalla Cerisira: dalla cima labili tracce di sentiero (segnato, ma non banale, da fare solo se asciutto!) tagliano direttamente verso il Bucie (attenzione a non scendere troppo); da Bout du Col all’attacco circa 3 ore.
Dal punto di vista arrampicatorio non sono rimasto estasiato (a parte la fessura di L6, molto bella), ma l’ambiente solitario e la costante esposizione rendono la via molto affascinante. La roccia non è poi così male: sembra incredibile ma noi non abbiamo staccato niente per tutta la salita (quasi 5 ore).
Discesa per la cresta N-E per la Passetta ed il Lago Verde (rifugio purtroppo ormai chiuso).
Visto 2 cordate sull’Accademica e 5 persone (credo) sulla normale dalla Val Pellice; molta gente in giro a godersi il paesaggio, ormai colorato d’autunno.