Avvicinamento veloce e scorrevole. Attacco della cresta evidentissimo. Il primo tiro, dopo un accurato e direi storico trattamento con sapone Palmolive, si presenta come una lavagna sviscida dove non terrebbe manco la ragnatela di Spirderman, nonostante gli appoggi scavati (bleah)… insomma, chiudere gli occhi, tirare e uscirne in fretta che dopo migliora. Il resto della cresta è molto divertente, abbastanza continua sulle difficoltà ed esposta. I passaggi vanno ricercati perché spesso bisogna saltellare da un lato all’altro della cresta: seguendo le sgommate nere degli scarponi non ci si sbaglia. Personalmente ho trovato la roccia abbastanza buona (poca roba che muove e solo se si esce dal filo) e l’attrezzatura più che sufficiente per questo genere di itinerario (ch. e fix in abbondanza in tutti i tratti più delicati o impegnativi). In alternativa si può integrare agevolmente con friend medio-grossi (verde-giallo BD). Utili 8 rinvii per L1, noi avevamo una mezza da 50m usata doppia ma spesso in alcuni tiri si è a limite, forse meglio una singola da 60 (necessari 20-25 per la calata finale).
Con Vik, in una giornata decisamente fresca e ventilata. Una cordata davanti e almeno 2 dietro.