La destinazione della gita era il lago di Tillac, dopo avere raggiunto l’Alpeggio di Tillac seguendo il percorso descritto partendo da LaSalle. Arrivato però al citato bivio nel pianoro erboso, non ho realizzato subito che era il sentiero che scendeva (difficile da individuare) quello che andava preso per arrivare a Tillac, e sono rimasto su quello che saliva. Però, avendo realizzato quasi subito che ero più alto del dovuto, ho deciso di continuare a salire visto che il sentiero era abbastanza evidente e si dirigeva verso il fondo del vallone. Cambio quindi di destinazione, Mont Broillat anziché il lago. Uscito dal bosco, il sentiero era coperto dalla neve, alta e non portante. Ho allora abbandonato il percorso tradizionale, puntando direttamente alla cresta risalendo il pendio (questo completamente sgombro di neve) senza un percorso definito ma cercando la via migliore nella pietraia. Raggiunta la cresta sommitale, anziché al Mont Broillat (a destra) ho optato per la punta a quota 2430 m (a sinistra), più alta, più aperta e quindi più panoramica. In effetti la vista è superlativa, sui due valloni e sull’alta Valdigne.
Discesa fino all’alpeggio di Tillac lungo il percorso di salita, stavolta però individuando il sentiero al bivio. Da Tillac discesa lungo la strada sterrata fino all’Alpeggio di Dailley e poi lungo il sentiero n. 11A (interminabile e sconsigliatissimo visto che in più punti è sepolto dagli alberi abbattutisi) fino a Derby.
Giornata non limpidissima ma con nuvolosità persistente, però senz’altro migliore di quanto anticipato dalle previsioni meteo. Naturalmente nessuno in giro per tutto il percorso.
Solito grato pensiero alla moglie per il recupero a Derby ed il coffee-break in gelateria.