Briganti (Grotta dei) da Varigotti, anello

Briganti (Grotta dei) da Varigotti, anello
La gita
alpenkamel
5 26/09/2020
Traccia GPX

Effettuato percorso ad anello da Noli a Varigotti
Imbocchiamo via degli orti dall’abitato di Varigotti , proseguiamo per un comodo sentiero e iniziamo a risalire il promontorio, ricoperto da una vegetazione erbaceo-arbustiva composta dalla macchia mediterranea del leccio, pino d’Aleppo, Corbezzolo, Mirto. Qui troviamo anche molte specie di erbe aromatiche: rosmarino, timo e santoreggia.
Arrivati a quota 90m prendiamo una deviazione a destra e andiamo a visitare la Chiesa di S.Lorenzo, antico monastero del 1200 favorito anche dalla presenza di sorgenti che fornivano l’acqua potabile.
Ritornati sui nostri passi continuiamo la risalita del promontorio incontrando un curioso luogo chiamato Mausoleo Cerisola realizzato da Giuseppe Cerisola.
La salita continua su sentiero ripido, che presenta scalinate rocciose e tratti dissestati, fino a giungere sopra alla Falesia di Malpasso, formata da dei terrazzi marini originati nei periodi interglaciali, punti panoramici di invidiabile bellezza.
Con questa splendida visuale si continua sul pendio con pendenza moderata fino alla Torre delle Streghe.
Leggende raccontano che la costruzione fosse eretta da Noli per difendersi dalle incessanti scorribande femminili (Streghe) di Varigotti.Si narra inoltre che nel corso della sua costruzione gli stessi lavoranti fossero fatti prigionieri da uomini provenienti da Varigotti. In realtà la Torre fu costruita sopra il Malpasso nel 1582 quale presidio di avvistamento sul confine di Noli, alleata a Genova, e Varigotti appartenente al Marchesato di Finale dei Del Caretto.
Dopo aver passato la Torre si attraversa un bosco di macchia mediterranea; proseguendo incrociamo una carrozzabile, teniamo la destra giungendo in breve davanti ad un cancello che delimita una zona militare (Caserma dei Carabinieri), luogo chiamato anche Semaforo. Da qui (Capo Noli mt. 266) si gode un panorama che va dal Monte di Portofino a Capo Mele.
Imbocchiamo un’ampia strada sterrata che dopo poche decine di metri lasciamo per immetterci sulla destra in un sentiero, seguendo sempre le indicazioni per Noli. Lungo il cammino numerosi i punti panoramici sulla baia di Noli e l’Isola di Bergeggi.
Una palina destra ci segnala il bivio per la Grotta dei Briganti (Antro dei Falsari), che si raggiunge con un sentierino che nella parte finale è molto ripido e dirupato.
La tradizione nolese narra che la grotta avesse accolto un gruppo di contrabbandieri che nascondevano qui le loro merci.
All’interno notiamo alcuni muretti a secco forse di epoca romana e una vasca scavata nella roccia probabilmente utilizzata per la raccolta dell’acqua.
Non si tratta di una vera grotta carsica, come molte altre nella zona del Finalese ma un antro corroso dal mare in quanto alla base sono stati ritrovati dei sedimenti di spiaggia.
Uscendo dalla grotta si risale fino al sentiero che porta verso Noli, si continua la discesa fino ai ruderi della Chiesa di Santa Margherita (pannelli informativi su questa e sull’Eremo del Capitano D’Albertis); si prende a destra una labile traccia che parte dal piazzaletto antistante la chiesa, ed in breve si giunge all’eremo. Nei pressi dell’eremo c’è anche una torretta costruita dai tedeschi durante la seconda guerra mondiale, su una piazzola a picco sul mare. Si continua la discesa in mezzo agli ulivi verso Noli, proseguendo nella macchia mediterranea con bella vista sul Golfo di Noli e Bergeggi con il suo splendido isolotto. Si passano i ruderi della chiesa di San Lazzaro e il muro del Lazzaretto.
Dopo poche decine di metri si prende a sinistra il sentiero 5 che risale abbastanza ripidamente il crinale fino ad incrociare il sentiero che proviene da capo Noli; se segue il sentiero che con una breve deviazione porta ad un punto panoramico con una visuale su tutta la costa da Bergeggi a Capo Mele.
Il sentiero prosegue per alcune centinaia di metri fino ad incontrare la strada sterrata che va verso le Manie; si percorre per pochi minuti questa strada e poi si prende il sentiero che scende con le indicazioni per Varigotti.
Il panorama è molto bello e il sentiero attraversa in questo tratto un lembo di vegetazione mediterranea di rara bellezza e dai caratteristici profumi, con forte presenza di rosmarino; il sentiero diventa pianeggiante e attraversa per oltre 1 km le rupi di Varigotti e passa accanto ad una piccola statua di una Madonna, posta in una cavità nel terreno.
In seguito il sentiero diventa più ripido, percorrendo uno degli ultimi “acciottolati” più belli della Liguria, costruito circa 900 anni fa ed ancora in buone condizioni, tra terrazzamenti di ulivo.
Il sentiero termina in una stradina asfaltata a poche decine di metri dalle case, dove si completa il percorso ad anello.

Bellissima giornata, molti limpida che ci ha offerto una sequenza di magnifici panorami

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