Bel “3000” con panorama sconfinato e di facile accesso.
Il sentiero parte salendo da Livigno sul versante destro della Forcola (sinistro salendo dalla Svizzera) in prossimità di un cartellone con la mappa dei sentieri (molto utile anche per questo percorso).
Secondo me conviene però partire in prossimità di una baita/malga sulla strada per la Forcola (versante italiano) che si trova qualche centinaio prima dei tunnel paravalanghe, dove parte un sentiero che porta direttamente al Passo la Stretta; aumenta un pochino il dislivello ma lo sviluppo è sicuramente meno e si evita appunto il lungo traverso che da sopra la Forcola arriva fino al passo dove nella parte finale si perde anche quota per scendere giù al passo.
Dal passo la Stretta in poi il sentiero sale bello diretto ed è ampiamente tracciato, solo nell’ultima parte dove si percorre tutto il costone finale non ci sono più ne segni ne ometti ma c’è solo un esile traccia su detriti (si cammina però bene ovunque perché i detriti solo belli pressati). Nei bivii fondamentali ci sono sempre indicazioni per la cima.
Dalla vetta super panorama a 360°, davvero sconfinato! Peccato che oggi il meteo non era proprio super…
La gita è da farsi quando non c’è più neve nella prima parte, perché nel lungo traverso iniziale, il sentiero taglia pendii molto ripidi (alcuni canalini da valanghe) ed a tratti un po’ esposti, che senza neve è tutto elementare ma in caso contrario è pericoloso.
Attorno alla vetta resistono ancora bei nevai.
In compagnia di Eugenia in questa giornata dal meteo non proprio bello, ma che ci ha regalato in vetta una pace surreale…
Alle prossime!