Breithorn Orientale Via Normale da Plateau Rosa

Breithorn Orientale Via Normale da Plateau Rosa
La gita
mat-teo
4 04/07/2020
Accesso stradale
Park a Cervinia sotto partenza funivia-ovetti per Plan Maison

Condizioni super ottime al mattino con neve portante sotto un velo di polvere ma che teneva bene. Praticamente un autostrada come sempre fino al colle dei Breithorn dove la traccia tira dritto scende in direzione dell’attacco della Kaspar Mooser al Breithorn centrale (due skialper la stavano attaccando e tracciando proprio mentre noi passavamo). Traccia ottima e si intuisce benissimo anche da distante il percorso da seguire. Arrivati sotto il pendio del colletto si piega a sinistra e si abbandona la traccia che prosegue sul ghiacciaio di Verra verso Roccia Nera e abbiamo iniziato a salire il pendio sempre più ripido fino intorno a 40°-45° ma sempre ottimamente scalinato. Al colletto tra Centr. e Orient. un paio di cordate che facevano la traversata integrale ci hanno risparmiato l’onere di battere traccia. Segiamo le loro peste e dopo 2.30 h da Plateau Rosa siamo sotto la parte finale. Se fino ad ora le difficoltà possono essere classificate come F+/PD per via del tratto ripido, a mio avviso questo tratto per le condizioni in cui lo abbiamo trovato era anche un AD- in quanto il canalino seppur breve era tutto da battere e ricoperto da neve pallottolare inconsistente che dava poca fiducia ma in qualche modo sono riuscito ad arrivare contro le rocce e giungere alla prima sosta. Nel mentre che recuperavo il socio Ale (aka Barrosismo) mi raggiunge in sosta una guida svizzera con due clienti. Ora è iniziato il ravanamento: le relazioni tra cui le indicazioni qua sul blog parlano di un traverso quasi in piano verso destra e in effetti vedo una sosta con cordini blu per cui vado deciso con ale che mi fa sicura ma il verglass che ricopriva tutte le rocce non mi danno fiducia e nonostante un friend per proteggermi decido di non proseguire tornando alla sosta e seguo il percorso fatto dalla guida svizzera ovvero salire delle placche impiastrate di ghiaccio e tutte vetrate (anche lui ha tribolato) che mi portano alla seconda sosta ovvero all’atterraggio della prima calata quella nel vuoto. Tra mille imprecazioni di Ale lo recupero in sosta e poi proseguo per superare gli ultimi 20 metri di cui alcuni sul filo di cresta nevosa super esposti sul versante svizzero e da lì in pochi metri siamo in vetta. Discesa con attenzione per andare a prendere la prima calata quasi tutta nel vuoto: una FIGATA PAZZESCA! noi facciamo due doppie da 20m e 25m per evitare di disarrampicare il canalino insidioso che avevo tracciato in salita e infatti con le doppie arriviamo perfetti (giusto una decina di metri che abbiamo fatto slegati per arrivare comodi alla cresta del colle). La discesa dello scivolo che scende dal colletto tra i due breithorn non era difficile ma la neve aveva mollato moltissimo in un paio d’ore e faceva uno zoccolo poco rassicurante per cui decidiamo di scendere faccia a monte il tratto più ripido e in breve siamo fuori dalle difficoltà ma ci aspetta una corsa in neve sfondosa fino alle ginocchia fino alla risalita al colle e poi solo fatica fino a plateau dove prendiamo in comodità l’ultima benna.

Ringrazio Ale per avermi proposto questa alpinata fantastica e confermo che con un minimo di allenamento è fattibile in giornata e se si sa dove andare non si perde un ora come abbiamo fatto noi. Ormai siamo cordata affiatata e ci capiamo al volo e poi si ride e si scherza sempre.

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