- Accesso stradale
- ottimo
- Osservazioni
- Osservato fratture nel manto
- Neve (parte superiore gita)
- Crosta da rigelo non portante
- Neve (parte inferiore gita)
- Primaverile/trasformata
- Quota neve m
- 2000
- Equipaggiamento
- Scialpinistica
Partenza alle 5 dal parcheggio sci ai piedi con ottimo rigelo notturno. Hanno liberato la strada di servizio ma per fortuna hanno scavato solo la strada e intorno hanno lasciato la neve buona per salire. Nessun “gava e buta”. Un solo attraversamento di tre metri su terra. Da Cime Bianche ancora piste battute.
Arrivati al ghiacciaio crosta inizialmente portante ma appena salito il sole subito cedevole. Crepacci apparentemente ben coperti, forse con non troppa neve: avvallamenti percepibili e qualcuno davanti a me è finito a terra per …”bastoncino affondato “. Sotto si vedeva un bel nero…
Pendio con super traccione, ma appena fuori si fratturava. Cercato di distanziarmi il più possibile dai vari grupponi e di evitare qualche volpe che ha derapato energicamente a monte di chi saliva !
Comunque salito ottimamente.
Discesa quindi “sulle uova” sul ripido, poi crosta fastidiosa fino a fuori della conca glaciale, e infine sciatona divertente e a volo d’angelo fino a Cervinia.
Urca che frecc! Arrivato gelato per il vento al Plateau, col sole appena su, a favorire dell’ottimo tiramisù del rifugio Guide Cervino. Complimenti come sempre ai gestori. Poi dopo essermi riscaldato per bene, via verso il Breithorn. Un self-compiment per la performance visto il dislivello, e visto che il mio allenamento consiste in …..giornate e giornate seduto al computer e in macchina. E’ proprio vero che “volere = potere”.