Bram (Monte) da San Giacomo

Bram (Monte) da San Giacomo
La gita
andrea81
4 23/12/2018
Osservazioni
Nessuno
Neve (parte superiore gita)
Polverosa pesante
Quota neve m
1900

Penuria di neve nella conca di San Giacomo. Al mattino stradina con un dito di fresca che nasconde il ghiaccio, ma al ritorno la strada era quasi tutta pulita a causa delle temperature elevate. Entrato nell’anfiteatro mi rendo conto che tutti i pendii sono pressochè puliti, salgo dritto per dritto per i dossi erbosi in direzione nord (anzichè dalla strada che allungherebbe il percorso) ricollegandomi poi con la strada più sopra, a metà circa del lungo traverso verso il Gias della Sella. Anche la stradina è ricoperta solo da un sottile strato di neve recente, che non richiede attrezzatura. Al Gias della Sella ho seguito il sentiero estivo per il Bivacco Roberta Bernardi, privo di neve fino a 2000 m circa, ovvero all’inizio dei bei pendii che portano al Bram. Qui finalmente calzo le racchette, non che ci sia grande abbondanza di neve… tra l’altro piuttosto faticosa perchè pesante. Arrivato sotto il Bram, scelgo la via di salita più ovvia, ovvero la specie di pendio-canale a sinistra di un affioramento roccioso; questo tratto essendo ripido l’ho salito con i ramponi, utili ma si sale anche con racchette nelle attuali condizioni. Raggiunta la dorsale finisce la neve, a parte alcune chiazze e facilmente arrivo in cima. Un po’ di venticello ma non freddo o forte.
Ridisceso dallo stesso percorso, sono passato al bellissimo bivacco Roberta Bernardi (attualmente dotato soltanto di letti e di un tavolo, non c’è altra attrezzatura) dove mi sono concesso una lunga pausa a godermi la calda giornata di sole. Rientrato poi a San Giacomo dal percorso dell’andata.

Incredibilmente (per il posto) non ho incontrato nessuno, ho solo avvistato due escursionisti al Monte Omo. Le cime con innevamento migliore nella conca sono il Borel e il Gorfi, altrove la neve inizia oltre i 2000 m. Con il Bram ho salito tutte le cime dell’anfiteatro.

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