Non ero mai stato in questa zona, con questa meta. Sono stato in perlustrazione per una successiva gita con un gruppo di ragazzini.
In salita: ho seguito il percorso indicato, nella testata, come alternativo. In effetti seguendo la segnalettica presente appena prima del rif./trattoria Miravidi, sembra sia quello più consigliato. Non solo. Ci sono indicazioni per “La montagna di Leonardo” che ripercorrono fino ad un certo punto pari pari il sentiero segnato in bianco e rosso. Poi mi sono ritrovato a percorrere il sentiero che nella testata è indicato come principale. In effetti mi sono ritrovato a superare il colletto, ad entrare nel vallone Reynaud, fino al torrentello. Questo, in primavera è gonfio di acqua, e non è agevole la traversata, pensando soprattutto di farla fare a ragazzini alle prime esperienze escursionistiche. Poi sono risalito, come indicato, piegando a destra,ho ignorato un paio di deviazioni (una indica “Scala Santa”), ho riattraversato il torrentello e pestando neve sono arrivato prima ad una costruzione in pietra, e poi al pratone dell’area pic-nic sotto al rifugio Mulatero.
In discesa: mi sono mantenuto sul lato sud, per non pestare neve e non dover riattraversare il torrente. Ho seguito l’indicazione per “Madonna di Devesio – Rifreddo”; il sentiero, disboscato di recente, penso pochi giorni fa, è più ripido di quello di salita; si passa alla base delle pareti di arrampicata; si incrocia il cartello con su scritto “Palestre” in rosso descritto nell’itinerario principale. Ho proseguito sul tracciato con maggior pendenza, ignorando un sentiero sulla sinistra, e sono arrivato velocemente appena sotto al rif. Miravidi.
Mi hanno accompagnato Elisa e Fiorenza, cui spero di avere trasmesso un poco di coraggio e spirito di esplorazione.