Prima volta nel Vallone del Bourcet.
Manage a trois con Simone e Damiano. Poteva quasi riuscirci una libera a vista “di squadra”. Mi sono preso l’onere e l’onore di scalare i due tiri più duri sulla carta e sono contento di essere riuscito bene. Ma… non solo mi sono ghisato all’inverosimile lottando davvero al limite sul diedro, in realtà penso che l’obbligatorio sia sul penultimo tiro che presenta un passo morfologico al quale si arriva dopo qualche passo di blocco in strapiombo di difficile impostazione. Mi sono appeso da “terzo” di cordata. Non penso che sarei riuscito a scalarlo a vista. Sarebbe da riprovare arrivando magari un po’ meno stravolto. 6c+ pieno secondo me… almeno! Anche il traverso dell’ultimo tiro non è difficile, ma l’impostazione sui primissimi movimenti non è per niente banale.
La via è super spittata, non serve integrare. La guida diceva di portare friend medi, e noi li abbiamo portati. Però forse meglio risparmiare su peso ed ingombro. L’obbligatorio secondo me è 6b, ma ci si diverte di più con un buon 6c a vista. Grande continuità ed esposizione. Roccia non bellissima e un po’ dubbia sui primi tre tiri, poi meglio.
Via abbondantemente bricolata. Movimenti atletici e spettacolari, ma di fatto artificiali 🙁 Una via bricolata non può meritare più di tre stelle a prescindere 🙂 Nel suo genere quindi una via molto bella 😉
Con Damiano (primi tre tiri, con l’occhio clinico di chi ha tanti anni di scalata viste le molte lame davvero un po’ dubbie) e Simone (ultimi tre tiri da vero gladiatore). Grande ilarità in parete… un po’ di tensione verso la fine con qualche goccia di pioggia, ma tutto bene. Ci abbiamo messo un’eternità!