Bourcet, settore centrale – Voci di Primavera

Bella via, tra le più abbordabili del Bourcet. Già salita 2 o 3 volte tempo fa, sempre interessante e di soddisfazione. Il caldo di questo periodo non pregiudica la scalata, soprattutto grazie ad un sempre presente venticello ed alle soste quasi tutte ombreggiate. In realtà l’ aderenza, con la roccia così calda, non è il massimo, ma fa parte del gioco. Questa via ben si presta a conoscere la scalata di tipo granitico ( placche in basso, diedri e tratti fessurati verticali, brevi strapiombi in alto) ma soprattutto si presta a conoscere il suo chiodatore. Come su tutte le vie di Fiorenzo, occorre valutare più il grado obbligatorio che le difficoltà massime. Quest’ ultime sono sempre risolvibili tirando il chiodo. L’ obbligatorio è tale ma sempre sicuro. 1 o 2 gradi sotto si deve … pedalare, oppure eventualmente integrare. Per esempio, oggi ho preferito proteggermi con un cordone su un buon spuntone, prima di alzarmi a rinviare lo split del passo di 6a+ … Invecchiando divento eccessivamente prudente☺️ utilizzata una singola e scesi a piedi. Finito la giornata con un po’ di monotiri.

Con Pier, giornata calda ma ventilata e con qualche provvidenziale passaggio nuvoloso. Diversamente si farebbe una bella sauna. Solo noi ed una simpatica coppia di Polacchi sullo spigolo grigio.
Inevitabilmente il pensiero va a Fiorenzo, che ci ha regalato questo splendido “Parco giochi”, e che proprio qui ogni tanto incrociavamo. Negli anni ’90 / 2000 eravamo qui spesso. Io , Mario il Giardiniere, Carlopell, Pierpaolo. Tra di noi ci chiamavamo ” i seguaci di Michelin” . Dopo aver salito 2,3 volte tutte le vie alla nostra portata, ci spostammo verso altri lidi! Tornare qui è un po’ come tornare a casa. Scusate il pippone nostalgico ma dicono che passati i 60 sia normale! L’ altra cosa normale è non ricordarsi quasi nulla dei vari passaggi delle vie. Ottimo per ricominciare … Ma come fosse la prima volta😆