- Accesso stradale
- ok appena fuori Sparone posto per poche auto
Una bella frullata alla zona per vedere alcune delle borgate che erano sfuggite nelle gite precedenti, con alcuni tratti di mulattiera precari, con alberi caduti e mucchi di foglie portati dal vento. Arrivato al pilone della madonna con 7 spade prendo il sentiero a sinistra tralasciando il principale e raggiungo Biolla, la prima borgata, poi la baita ad ovest sulla dorsale. Dopo salgo a Cantlet e poi a Pian Obert. Prima della terza borgata l’occhio cade su di un buco che si rivelerà un tunnel lungo una ventina di metri scavato in direzione della borgata, lo percorro fino in fondo con la frontale, penso serva per raccogliere acqua e tenere cibi al fresco. Poi mi sposto ad ovest verso i piani di Zurana, sento cacciatori con i loro cani, incontro altre baite diroccate, alcune costruzioni sono di fattura massiccia, quasi dei fortini. Infine mi sposto verso est fuori sentiero ed incontro altri alpeggi sopra Zurana, poi sceso a Bose rientro con la mulattiera principale. Davvero numerose le baite sparse nel bosco, notevoli anche i muri a secco che formano i terrazzamenti, i numerosi ricoveri ottenuti aggiungendo muretti a secco alle balme e la costruzione delle mulattiere con pietroni laterali di contenimento. Sono presenti anche alcuni piloni votivi non segnati sulla carta Mu, 2 dei quali sotto le prime borgate esplorate, mentre il pilone tra la seconda e la terza borgata non è esattamente a metà tra le 2 ma nettamente più vicino alla seconda. Presenza di pochi centimetri di neve marcia intorno ai Piani di Zurana, il resto quasi tutto pulito, anche guardando verso la dorsale Loit – Arbella non si vede un filo di neve. Primule in fiore nei luoghi più assolati. Al quarto giro in zona riesco ad appagare le curiosità che erano sorte durante la discesa di febbraio dal truc bose, chissà quante altre cose ci sono da vedere.