Boscasso (Bric) da Chialvetta

Boscasso (Bric) da Chialvetta
La gita
pedrito
3 24/02/2007

Dopo due domeniche di brutto tempo, abbiamo cercato di cogliere le “timide” schiarite pomeridiane previste per la giornata odierna nel Piemonte sud-occidentale, e con molta fortuna le abbiamo azzeccate! Comunque abbiamo iniziato la gita con una mattina nuvolosa calda-umida, poi nevicata copiosa e pesante fino alle 12,30 e poi vento forte e schiarite con prevalenza di sole-nuvole e grandi squarci di sereno, molto piacevole…. Tuttavia eravamo timorosi di trovare veramente poca neve. Invece l’innevamento è abbastanza regolare: da Chiavetta la mulatteria per Pratorotondo ha ancora qualche esigua traccia di neve, ma piuttosto e ricoperta dal ghiaccio, invece dal ponte di Pratorotondo alla prima parte del bosco ci sono 10-25 cm. di neve già in trasformazione, per cui si può già iniziare a calzare la racchette. Nella seconda parte del bosco gli accumuli sono consistenti (30-40 cm) con poco fondo fino arrivare in prossimità delle Grange Boscasso, dove in alcuni punti si sprofonda decisamente, con presenza di qualche crosta più o meno portante. L’ultima parte del bosco (più rado e ripido) e piena di accumuli, così anche nella parte superiore (pendi aperti) dove si arriva a 60 cm e più…, con presenza di fondo, ma la poca crosta che c’è non porta assolutamente… Nell’ultimissimo tratto, purtroppo il vento ha fatto i soliti sfaceli…, ed ha spazzato la parte rocciosa finale, di fatto avevamo intenzione di fare la direttissima alla Croce, ma niente! Tuttavia spostandosi sulla destra della cresta finale, c’è un pseudo canalino dove vi è un po’ di neve ventata fino alla sua uscita. La breve cresta si percorre con un po’ di sforzo ancora con le racchette (percorso misto: accumuli e roccette), fino a pochi metri della vetta, dove si tolgono le racchette e con un minimo d’attenzione si percorrono le ultime roccette della croce un po’ verglassate. Abbiamo dovuto ribattere traccia, ma l’abbiamo fatto un po’ male, più che altro, perché cercavamo un po’ di crosta portante, quindi non seguitele fedelmente… In discesa causa rasserenamento e caldo, la neve era molto pesante-umidificata, soprattutto negli accumuli (da cemento…), peccato perché era molto bella, certamente con un po’ di “trasformazione” le cose cambierebbero decisamente in meglio. Itinerario da tre *** un po’ forzate (vedi la neve), peccato, perché potrebbe diventare tranquillamente da ****: da tenere d’occhio, bellissimo ambiente; totalmente soli in tutto il Combal; comunque. consigliata.
Situazione in zona:
il pendio della direttissima del Boscasso (parete est) è ben innevato, ma è un po’ gonfio… (probabili lastroni nascosti…), anche il vallone del Cassorso sembra essere ben innevato, ma sicuramente ci sono placche e lastroni (ha sempre tirato vento nelle ultime nevicate), forse è ancora parecchio presto salire da questo versante, attenzione.
Ci è stato riferito al Posta tappa, che alcuni scialpinisti hanno trovato poca, ma ottima neve (firn) fino al colletto Vittorio da Prato Ciorliero (innevamento buono). Sembra esserci un più che discreto innevamento verso l’Auto Vallonasso e nel Vallone dell’Enchiausa.

Un grazie caloroso a Fabio President-Glucai, che si è battuto i ¾ del percorso…, grazie “tritafioca”!

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