Itinerario che richiede grandi capacità di orientamento e conoscenza del luogo in modo da cercare al meglio la via di salita.
Oggi viste le discrete previsioni meteo, decido che è giunto il momento per questo itinerario impegnativo sia per dislivelli e sviluppo che per l’ambiente selvaggio e con molto percorso fuori sentiero. Parcheggiato la Stilo nell’anfratto del ponticello sul Rio Buzen, visto che avevo già raschiato sotto un paio di volte.Sul sentiero per l’Alpe Loetto ho incontrato alcuni cacciatori piazzati in attesa del cinghiale, ma hanno dovuto accontentarsi di scambiare quattro chiacchiere col sottoscritto. Giunto il punto dove si guada il Rio Savenca sono stato raggiunto ed avvolto dalla nebbia; non mi sono preoccupato più di tanto ed ho continuato a salire ed ho raggiunto le baite Trucca di Pël; qui si sono verificati i primi squarci ed io ho perseverato nel salire e giunto ai ruderi di Pere Bësse, a monte si è aperto ed in breve il sole ha avuto il sopravvento, così in breve ho raggiunto il colletto; il percorso in cresta è molto bello come altrettanto bella e stata la discesa sull’itinerario sopra-descritto. Mentre percorrevo un tratto accidentato sui massi di cresta verso la Cima Las Rubbia, mi è passata sopra la testa a non più di una decina di metri un’aquila in volo! Giro impegnativo il gps denuncia 1915 m di dislivello e 20,5 km di sviluppo e le mie gambe cominciavano a denunciare… stanchezza!