- Accesso stradale
- La strada sarebbe ancora vietata fino al 15/04, ma la sbarra è aperta... A quota 1350 ci sono tre nevai consecutivi sulla strada che ostruiscono il passaggio, tranne a buoni mezzi fuoristrada. Peccato, perché dopo la strada sarebbe pulita fino alla neve continua.
- Osservazioni
- Nessuno
- Neve (parte superiore gita)
- Primaverile/trasformata
- Neve (parte inferiore gita)
- Primaverile/trasformata
Come ho scritto sopra, mi sono dovuto arrendere al terzo e più spesso nevaio sulla strada poco sotto il piano di Scalaro. Da lì, 20 minuti di portage, che si sono ridotti a 10 in discesa, tenendomi sulla destra orografica del torrente.
13°C a Scalaro alle 8.30, e quindi in basso rigelo assente. Ma non è un grosso problema, perché la neve arancione è ormai talmente assestata da non sfondare più. Sopra i 2000 m la neve diventa bianca per i pochi cm di neve caduti in questi ultimi giorni. Il fondo è ben rigelato, ma la coperta di neve fresca diventa pappa già al primo mattino. Ho tolto gli sci negli ultimi 20 m di dislivello, perché gli sci, sul molto ripido, mi scappavano via.
Discesa (ore 11). Primo pezzo discreto. Il fondo è perfettamente portante, i pendii lisci ed invitanti, ma la copertina di neve fresca fa quell’effetto per cui ti sembra di sciare senza lamine: ad ogni curva gli sci si appoggiano su questo strato inconsistente e la lamina non riesce a incidere sullo strato sottostante. Inoltre, peso tutto indietro perché la neve è lenta. Sorprendentemente, meglio sulla neve arancione: gli sci riprendono a scorrere bene e le curve sono più facili.
Giudizio complessivo: 2 stelle 1/2.