Bonze (Cima) da Donnes, anello per il vallone della Moja

Gita di notevolissimo impegno, di quelle che dovrebbero accendere la fantasia di molti appassionati alla ricerca dell’avventura vera. Cosa questa solo nei propositi di chi pratica la disciplina dello scialpinismo, pero’ non nei fatti. Aprendo il sito nella speranza di poter trarne da esso nuovi spunti o idee, si nota chiaramente come queste in realta’ vengono a mancare, notando come il tutto finisce con il ricondursi a fare o meglio a ripetere con assidua costanza le gite di sempre. Ne cito qualcuna per dovere di cronaca: Cotolivier, Cima del Bosco, la Cialma, Prato Fiera etc. che e’ diventato ormai un tormentone a livelli da paranoia, al punto tale da non suscitare alcunche’ interesse ormai ai fini di un utile e varia consultazione. Con Dani (una vera forza della natura) che di questa gita ne e’ l’ideatore, quest’esperienza fuori dal comune e’ stata possibile inoltre grazie anche al suo carisma di vero e autentico trascinatore quale e’ sempre stato. Oltre una 20na i km percorsi. Un anello di un ampiezza senza precedenti, 6 i km di diametro, all’interno del quale si trovano racchiusi ben tre valloni. Sfiorati i 2000mt di dislivello. Scarso l’innevamento lungo l’intero interminabile tragitto. Un leggero strato di polvere ricopriva il fondo duro x le continue rigelate notturne. Indispensabili i coltelli. Si possono lasciare gli sci alla sella sottostante il pendio finale della normale all Bonze, onde cosi’ evitare di ripellare per raggiungere il colletto a nord del Bec delle Strie, al di la’ della Bassa di Bonze da dove si da inizio alla discesa lungo il Vallone della Moja. Con meta’ Valle d’Aosta la nostra al sole, l’altra meta’ verso le zone di confine sepolta nelle nuvole.