Bocon Damon o Punta Giasset dalla strada per Dondena

Partenza ore 10, e non avrebbe avuto senso partire prima (che goduria!). Dopo la sbarra, 50 m e si possono calzare gli sci. La strada per Dondena è ancora ottimamente coperta. Solo 4 o 5 brevi interruzioni in corrispondenza di ruscellamenti d’acqua. Sono presenti anche grossi accumuli da slavina, che impediranno l’accesso stradale ancora per molte settimane (a meno che le fresino, ma non credo). Dove si lascia la strada, ancora molta neve e pendii lisci, anche dove sotto so che ci sono pietraie con massi molto grossi. Vento in quota fortissimo, ma lungo l’itinerario (molto ben coperto) ho trovato vento solo in corrispondenza del colletto tra i due valloni, un centinaio di metri sotto la punta. In punta vento quasi assente.
Discesa (ore 13). Nei primi 300 m di dislivello, nonostante l’esposizione sud piena, la neve non aveva mollato. Poi… firn fantastico fino alla strada, davvero divertente. Anche sulla strada, neve mollata al punto giusto, molto veloce.
NOTA. Alla macchina ho scambiato due parole con una guardia del Parco Monte Avic. Mi ha detto che questo itinerario, come altri in zona, sono vietati 🙄. Nel parco si possono seguire, sia d’estate che d’inverno, solo i sentieri ufficiali, per non disturbare la fauna selvatica. Sono previste delle sanzioni. Mi astengo da ogni commento e lascio al libero arbitrio degli escursionisti (di tutti i tipi) la libertà di seguire o meno delle regole come minimo discutibili.