Bocon Damon o Punta Giasset da Mont Blanc, anello

Bocon Damon o Punta Giasset da Mont Blanc, anello
La gita
andrea81
4 08/12/2013
Accesso stradale
ottimo fino al parcheggio, qualcuno è salito anche oltre (ghiaccio)
Osservazioni
Nessuno
Neve (parte superiore gita)
Crosta da rigelo non portante
Neve (parte inferiore gita)
Crosta da rigelo portante
Quota neve m
1900

Gita davvero bella, varia anche se un po’ laboriosa per arrivare alla parte conclusiva, il dislivello non eccessivo non deve ingannare perchè non è brevissima.
Io sono partito dal parcheggio dove la strada viene tenuta pulita, volendo si sale ancora due tornanti (al mattino c’è ghiaccio), con i primi raggi del sole che illuminavano la vallata. Aria fastidiosa per mezz’ora poi assenza di vento. Salito dal sentiero per il Lago Muffè, Cima Piana ecc, e al bivio sotto il lago ho proseguito su ottima traccia a sinistra, passando al colletto del Mont Ros. Qui perdita di dislivello e attraversamento del pianoro superando l’Alpe Raty, e ancora con saliscendi sono arrivato al Lago Raty, dove una provvidenziale guardiaparco Monte Avic mi ha illuminato sul percorso di salita da lì in avanti (avevo qualche perplessità sull’attacco del vallone). In effetti proprio in corrispondenza del lago si apre un pendio-valloncello che conduce al vallone di salita vero e proprio, proveniente da Dondena (vallone Giasset). La cima ben visibile al termine, ho proseguito con percorso a piacere, inizialmente mantenendomi sulla dorsale di destra, ma al primo pianoro causa mancanza di neve mi sono riportato al centro del vallone, che ho quindi risalito seguendo una traccia di sci probabilmente di ieri. Ultimi 300 m abbastanza faticosi, caldo incredibile e neve crostosa ma non trasformata, quindi cedevole. Anche qui il vento ha lavorato molto, rendendo la neve molto variabile, creando sastrugi e pelando molti tratti in cresta, ma escludo pericoli vari e presenza di lastroni (oltretutto la pendenza non è mai eccessiva). Arrivato al colle giusto un po’ d’aria fredda per ricordare che non siamo ancora a marzo, e quindi ultima rampa fino alla panoramicissima cima.
In discesa sono ritornato sui miei passi fino al lago Raty, neve non piacevole perchè cambia ad ogni passo, e poi seguendo la traccia ben evidente ho proseguito nel vallone di Raty, con il sentiero in molti punti al limite estremo dell’innevamento, sono riuscito a non togliere le ciaspole solo per ostinazione e con acrobazie varie. Strada di Dondena invece ben battuta.
La gita è molto consigliabile per le ciaspole, a torto viene poco battuta rispetto ad altre nelle vicinanze più gettonate. Stranamente (eufemismo) anche oggi ho scelto una meta senza che vedessi anima viva nel circondario. In compenso camosci a centinaia.

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