Blinnenhorn o Corno Cieco dalla Diga di Morasco

Blinnenhorn o Corno Cieco dalla Diga di Morasco
La gita
barrosismo
5 21/10/2012
Accesso stradale
Parcheggio alla diga di Morasco

Che gita! Partiamo con le frontali e arriviamo all’auto con le frontali, cotti e stracotti! Alla partenza super-ravanata di 40 minuti per trovare l’inizio del sentiero al buio. Una volta partiti, tra mille imprecazioni per il tempo perso, abbiamo molti dubbi se scendere a prendere le racchette o meno, decidiamo per il no con tanti dubbi. Scelta che si dimostrerà azzeccata. C’è già un po’ neve dai 1900, e inquietanti resti di slavina già nella prima parte di sentiero sotto il baitello Zum Stock. Attraversiamo senza nessuna traccia né ometto il rio, ed perdendo altro tempo siamo al rifugio Mores. Per fortuna la giornata è più che splendida. Dal Mores alla diga e al Claudio e Bruno nessun problema. La neve è 20-30 cm e copre tracce e ometti, invisibili. Non conoscendo il percorso perdiamo più volte la retta via a monte del Claudio e Bruno. Arrivati ai pianori superiori il percorso è intuitivo e l’ambiente è totalmente invernale con 40-50cm di neve. Il socio Davide è scarsamente allenato e rimane molto indietro. Io salgo in vetta, e proprio quando decido di scendere mi accorgo che sta per arrivare. I suoi ultimi 100m percorsi in 40 minuti sono stati una sofferenza per entrambi, lui sfinito nella neve, io in vetta per un’ora e mezza, con addosso un freddo terribile e i piedi bagnati. Io da sopra lo incitavo modello ciclisti al giro d’Italia nel tappone dolomitico! Festeggiata la cima raggiunta alle 15.30 da Davide, dopo qualche foto di rito al panorama strepitoso, voliamo in picchiata fino al rifugio e poi alla diga. I tratti esposti subito a monte della partenza sono delicati, più per le nostre condizioni che per la difficoltà oggettiva ma in breve intravediamo la macchina al buio e stravolti torniamo a casa contenti.

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