Per non salire dal Bezzi fatto millanta volte abbiamo deciso di andare a vedere l’Alta Via Glaciale che collega l’Epèe al Bezzi. Ammirato il bosco monumentale di larici, ci siamo immessi sul bel sentiero che s’insinua nel Vallone di Invergnan, lo attraversa alla base delle morene glaciali e risale le pendici della Becca Refreita fino ad un colletto (q.2600). Grandi viste sui ghiacciai di Invergnan e Giasson. Da qui in poi l’AVG diventa monotona, perde dislivello e con numerosi saliscendi si muove in direzione SO ai piedi dei contrafforti della Becca di Giasson. Dopo aver attraversato i torrenti Giasson e San Martino abbiamo abbandonato il sentiero e ci siamo diretti al Lago di San Martino (allo scopo, si può tenere come riferimento la costola erbosa che risale dal grosso ometto del Mont Vaudet). Poco prima del Lago abbiamo incrociato il sentiero 12A proveniente dal Bezzi. Dal lago abbiamo rimontato un evidente valloncello detritico e con ampio semicerchio dx-sx ci siamo portati sulla fronte (stempiatissima) del Ghiacciaio di San Martino. Siccome non c’eravamo presi dietro i ramponi siamo saliti al colle per placche e sfasciumi alla sx del ghiacciaio (faticoso, scomodo) e poi percorso la larga dorsale ormai priva di neve. Scesi per la stessa via, sfruttando stavolta le zone di ghiacciaio con copertura nevosa, e passati dal Bezzi a fare un salutino a Franco@A in gita con la GM di Ivrea. Cena in rifugio e poi un bel sigaro sotto la favolosa stellata che ci ha accompagnato nella chiusura dell’anello ad Usellières.