Bishorn da Zinal

Bishorn da Zinal
La gita
nordend4612
4 01/05/2019
Accesso stradale
Nessun problema
Osservazioni
Nessuno
Neve (parte superiore gita)
Crosta da vento/sastrugi
Neve (parte inferiore gita)
Primaverile/trasformata
Quota neve m
2200
Equipaggiamento
Scialpinistica

Gita grandiosa per l’ambiente in cui si svolge e il panorama circostante, specie dalla cima dove si può godere della vista sul magnifico Weisshorn, per me la montagna più bella delle Alpi.
Saliti da Zinal il 30/4 per pernottare alla Cabane du Tracuit, raggiunta con lungo percorso dopo circa 6 ore.
Per salire abbiamo seguito l’itinerario primaverile. Su quest’ultimo, viste le numerose relazioni che riportano di errori e di passaggi dalla Cabane d’Arpitettaz, segnalo che dal piazzale dove si lascia l’auto occorre seguire le indicazioni per la
Cabane du Petite Mountet e il fondovalle; una volta superato il ponte e raggiunta la borgata di Le Vichiesso, proprio all’ingresso del Vallone d’Arpitettaz, occorre voltare decisamente a sinistra seguendo le indicazioni per il Roc de la Vache che si supera sulla destra tramite un colletto che con lungo traverso discendente porta nell’ampio vallone sotto il Col du Tracuit, ricongiungendosi con l’itinerario estivo e portando con un ultimo ripido pendio alla Cabane du Tracuit.
Percorso del primo giorno molto lungo, circa 13 km e con dislivello importante (1600 metri); da valutare la fattibilità con scarsa visibilità.
Dal Rifugio ottima traccia fino alla sella che divide la Pointe Burnaby dalla vetta del Bishorn, dove si lasciano gli sci. Di qui, anche senza ramponi (qualche tratto di ghiaccio è comunque presente), si arriva in cima per comoda e tracciata crestina.
Panorama grandioso su tantissimi 4000 delle alpi, con il Weisshorn e la sua cresta nord a dominare la scena.
Note tecniche: usati i coltelli nel pendio finale sotto la Cabane du Tracuit, non strettamente indispensabili ma comunque utili; per il resto ottima traccia e qualche gava e buta nella parte bassa prima di trovare la neve continua dal colletto nei pressi del Roc de la Vache.
Discesa: pendio finale del bishorn con neve ventata, sempre portante e ben sciabile ma nella parte mediana sono presenti alcuni sastrugi da vento che rendono meno godibile la sciata.
Parte bassa del ghiacciaio e primi pendii sotto il rifugio con crosta, spesso non portante ma comunque sciabile, che lascia spazio intorno ai 2900 metri a una bella primaverile morbida molto divertente.
In discesa abbiamo seguito, vedendo diversa gente salire da quel percorso, l’itinerario estivo che permette di arrivare con un lungo ed esposto traverso su bastionate rocciose proprio sulla verticale del parcheggio dove si lascia l’auto.
Con un po’ di intuizione del percorso tra lingue di neve e alberi si arriva sciando a circa 2000 metri e poi a piedi, su sentiero, alla macchina.
E’ un percorso da valutare bene, la rifugista ce l’ha sconsigliato e devo dire che con neve dura o con i pendii carichi anche io avrei evitato vista l’esposizione sulle bastionate rocciose sottostanti, ieri era possibile farlo con qualche attenzione nel traversare.
Gita ancora fattibile ma non per molto, soprattutto dovendo scegliere se salire dall’itinerario primaverile con circa due ore di portage o dall’itinerario estivo, più diretto ma più complesso ed esposto nella parte bassa.

Salita effettuata in compagnia degli amici Flavio, Paolo, Guillaume e Franca…tutti in vetta in una giornata fantastica!
Una gran compagnia per un bel 4000 sciistico!
Un saluto a Nicolaj e al suo gruppo che credo di aver conosciuto il primo giorno in salita.

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