Bishorn da Zinal

Bishorn da Zinal
La gita
giancuni
4 10/04/2010
Accesso stradale
regolare
Osservazioni
Nessuno

Saliamo seguendo l’itinerario invernale lungo il pianoro di fondovalle ancora coperto di un’abbondante strato di neve, purtroppo è lungo e si acquista poco dislivello. Dopo la Roc de la Vache il sole si fa sentire e il rifugio è visibile ma distante, il percorso è interminabile. Finalmente al rifugio, dove una buona cena e una discreta dormita ci rimette in sesto.
Alle ore 6,30 si parte, il ghiacciaio è ben tracciato e non sono visibili i crepacci. La salita del lungo e ripido pendio presenta alcuni tratti di ghiaccio vivo, che per superare ci ha costretto a calzare i coltelli e a spendere più energia. Ottimo l’arrivo in vetta, non calziamo i ramponi per la bella traccia presente. Straordinario il panorama con il vicinissimo Weisshorn.
In discesa prima parte godibilissima, con dei diagonali per oltrepassare il ghiaccio vivo tritato dalle lamine degli scialpinisti che ci precedono. Molto divertente il firn prima del pianoro inferiore del ghiacciaio e nei pendii sottostanti il rifugio. Rimesso le pelli per salire al colle del Roc de la Vache. Da quota 2082, nel bosco di larici è opportuno togliere gli sci sino al ponte a quota 1908, per la poca neve.
Gita impegnativa per il grande dislivello, ma davvero da non perdere per la maestosità degli ambienti.
In compagnia dei soliti inossidabili Celso, Lucio, Cesare.

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