Birkebeinerrennet Rena – Lillehammer

Birkebeinerrennet Rena – Lillehammer
La gita
ghizlo
5 19/03/2016
Condizione neve
Buone
Tipologia neve
Gelata
Costo biglietto
20
Traccia GPX
Birkebeinerrennet 2016

Il ritiro del pettorale avviene presso la gigantesca struttura dell’Haakons Hall in Lillehammer, un palazzetto dello sport allestito per l’occasione a zona di ritiro pettorali, segreteria, area espositiva e mega negozio dedicato allo sci di fondo (prezzi abbordabili e scontati).

Il “pacco gara” è abbastanza asciutto: contiene il pettorale, il chip e gli adesivi da attaccare sul pettorale (si cui scrivere i propri dati), sugli sci, sul sacco degli indumenti e sullo zaino.

La zona di partenza, situata a Rena, è suddivisa in 20 gruppi di partenza, che partono scaglionati a distanza di 5 minuti: alle 7:30 partono gli “over 70”, alle 7:45 le donne elite, alle 8:00 gli uomini elite e poi via via tutti gli altri dalle 8:05.

Prima di entrare nel proprio gruppo è possibile provare gli sci in un campo appositamente predisposto, rifocillarsi con bevande calde o rifinire la sciolina presso gli stand presenti, nonché controllare il peso dello zaino prima di consegnare il sacco degli indumenti sui camion che lo trasporteranno all’arrivo.

La partenza è ordinata e si parte bene senza particolari imbottigliamenti, grazie alle partenze scaglionate e alla presenza di almeno otto binari. Ad ogni chilometro si trovano cartelli che indicano la distanza che rimane da percorrere (to finish 53Km, to finish 52Km, to finish 51Km, …)!!!

Il tracciato parte subito in salita, nei primi 13 Km si superano circa 500 m di dislivello e solo verso il sesto chilometro si può tirare un po’ il fiato grazie a un breve tratto pianeggiate, come anche al primo ristoro, Skramstadsetra, che si trova verso il nono chilometro. Fortunatamente le salite sono abbastanza continue, mai ripide, e perciò si può tirare un bel passo alternato, sciolina permettendo.

Quest’anno, date le condizioni particolarmente calde con temperature sopra lo zero (anche +8°C a mezzogiorno, con binario ghiacciato la mattina e neve bagnata a metà giornata), sono partito con un mix di klister K76 Multigrade e K40 Rossa, che si sono comportate molto bene. Purtroppo, già dalla partenza i binari sono abbastanza rovinati e talvolta sfondati dai passaggi precedenti tanto che si fa abbastanza fatica a tenere gli sci paralleli tra loro.

Al termine della salita si esce dal limite del bosco e si è in campo aperto godendo di un magnifico panorama, proprio quello che gli organizzatori utilizzano per sponsorizzare la gare nei vari dépliant e opuscoli pubblicitari… insomma, un paesaggio da cartolina !!!

Di tanto in tanto si vedono gruppi di persone che scavano un buco nella neve a lato della pista, vi accendono della legna per fare un po’ di fuoco, arrostiscono qualcosa da mangiare e fanno il tifo agli sciatori standosene sdraiati su stuoie di pelliccia! Molti hanno la radio “a palla” e ti ritrovi a sciare sulle note dei Queen piuttosto che di Bruce Springsteen …!

Dopo il tredicesimo chilometro una bella discesa consente di riposare per circa un chilometro, successivamente si riprende a salire fino al ristoro di Dambua (15Km) e poi fino al punto più alto del percorso, posto a circa 900 m.s.l.m. (19Km). Da qui si scende per circa otto chilometri al ristoro di Kvarstad (28Km), dove bisogna raccogliere tutte le energie rimaste per affrontare l’ultimo tratto di salita fino a Midtfjellet (34Km). Da qui il percorso “spiana” in un susseguirsi di falsi piani, discese e salitelle, alcune anche abbastanza ripide, fino a raggiungere l’ultimo ristoro a Sjusjøen (40Km).

In questo tratto inizio a sentire la fatica, anche perché non mi sono fermato a sciolinare e da Kvarstad gli sci non hanno più quell’aderenza ottimale che mi consentirebbe di affrontare in modo ottimale le salite. Per di più un vento fastidioso ha soffiato contro rendendo più duri i tratti in falsopiano.

A Sjusjøen c’è un casino di gente festante, tutta assiepata ai lati della pista, e pronta a farle il tifo a chiunque passi… famiglie con bambini si alternano a gruppi musicali “folk”!!!

Dopo Sjusjøen torna il silenzio e la solitudine; delle belle discese consentono di perdere rapidamente quota, ma purtroppo sono poco godibili perché la neve è stata spazzata dai primi sciatori e quindi si sono formati due toboga da percorrere con particolare attenzione… fino a quando si ritorna nel bosco, dove affrontare gli ultimi chilometri in falsopiano (… ma comunque tutti da spingere … e intervallati da alcuni strappetti malefici… ) che portano all’arrivo, posto proprio nel mitico stadio del fondo di Lillehammer!!!

Una volta oltrepassato il traguardo si trova il controllo dello zaino, il ritiro del chip e poi ci si veste con gli indumenti portati nello zaino in modo da gustarsi in tranquillità il ristoro finale. Quest’anno c’erano mele del Südtirol (…regalavano anche un taglia mela!!!), bevande energetiche, sacchetti di patatine, zuppa calda, e wurstel avvolti in una specie di piadina.
Il pasto si poteva consumare o all’interno dello stadio, o su tavoli all’aperto, oppure all’aperto seduti su balle di paglia messe in prossimità di un focolare alimentato a legna!

Una volta terminato il pasto si seguono le indicazioni per i bus, che in una decina di minuti portano alla Haakons Hall. Nei piazzali intorno al palazzetto si trova il deposito sci e il ritiro dei sacchi (lasciati per terra). Dentro si trovano gli spogliatoi con docce calde, un punto di ristoro a pagamento e la zona dove stampavano i diplomi della partecipazione.

Dei bei panorami, un bell’ambiente e un tracciato super fanno della Birken una di quelle competizioni da non perdere!!!

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