Bellissima gita, che mette a dura prova anche gli escursionisti piu’ esperti, con buon spostamento e dislivello…leggendo le relazioni precedenti pensavo fossero esagerate!!…ma per fortuna sono abituata a percorsi del genere!!
Dopo il lungo traverso dal casotto delle guardie, la salita del pendio e’ costantemente ripida, non da’ tregua, fino ad arrivare alla conca dove inizia la pietraia, che ci onorera’ della sua presenza fino alla ancora lontana vetta, ma, per fortuna, noi abbiamo trovato ancora del nevaio che ci ha allietato in parte sia la salita, ma, soprattutto la discesa, non utilizzando comunque ne’ picca ne’ ramponi.
Da qui l’ambiente cambia completamente tono, diventa abbastanza ostico, chiuso, tra bastionate rocciose, sfasciumose, ripide e canaloni dai quali, per tutto il giorno, ci sono state continue scariche di pietre.
Molto bella e sicura la parte terminale del pendio e la cresta finale.
Ottimo panorama dalla punta, con nebbia passeggera che e’ andata dissolvendosi completamente e ci ha permesso di godere a pieno della vista sul gruppo del Granpa.
In discesa saliti anche al Fourcon della Bioula, piccola puntina rocciosa a lato del colletto,dove arriva il sentiero reale, raggiungibile in pochi minuti, si puo’ salire per cresta o starne sotto il filo tra roccette ed erba, ometto in punta
Con Roberto