Bioula (Punta) da Eaux Rousses

Bioula (Punta) da Eaux Rousses
La gita
i3fili
5 16/09/2010

Torno dopo svariati anni sulla Bioula per accompagnare mia moglie e festeggiare i nostri 21 anni insieme. Bella giornata fino a metà pomeriggio e sulla via del ritorno qualche goccia di pioggia. Avvistati nessun umano, alcune socievoli marmotte presso il Casotto di Orvieille, svariati camosci nel vallone di Bioula e nel bosco uno spauritissimo scoiattolo che ci controllava da dietro una catasta di rami secchi e, approfittando della nostra perfetta immobilità, in un amen si è dileguato su un pino.

Riguardo l’itinerario, nelle relazioni precedenti si è detto e ripetuto praticamente tutto ciò che bisogna sapere per non ravanare troppo. Secondo me, l’unica vera cosa importante da fare, una volta arrivati al centro della pietraia (intorno a q.2750), da dove cioè si domina buona parte del cammino seguente, è individuare il punto da cui si dovrà transitare per entrare nel vallone superiore. Tale punto si trova all’estrema sinistra del colletto delimitato a Ovest dal caratteristico pinnacolo delle Tours de Notre Dame e a Est dal Fourquin de Bioula. Appena sotto il colletto si trovano le ultime vestigia della mulattiera reale. Una volta che la si è raggiunta, la si deve percorrere fino a trovare alcuni grossi ometti e una freccia, quindi risalire il pendio di erba e massi nella direzione indicata (altro ometto strategicamente costruito a filo di cielo) fino a che si materializza la traccia che solca alta il versante sinistro del vallone successivo. Ho indicato in foto con un circoletto giallo questo punto chiave al colletto. In arancio la via di salita ufficiale (di cui parla anche Brunello e rappresentata sulla Carta dei Sentieri Nr.3, L’Escursionista Editore). In blu il tragitto che abbiamo compiuto noi, che sale fra le rocce attraverso una sistema di balze erbose, più diretto e veloce.

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