Bianco (Monte) Cresta del Brouillard integrale

Bianco (Monte) Cresta del Brouillard integrale
La gita

Saliti lunedì 6 luglio al rifugio Monzino. Partiti martedì all’1 di notte per il Colle Emile Rey; attualmente (ma con questi caldi ancora per poco) è possibile evitare la salita e successiva discesa dai bivacchi Eccles seguendo invece una traccia tra i seracchi del ghiacciaio del Brouillard guadagnando così almeno mezz’ora. Salita al Colle impegnativa (pendenze fino a 45°), ma con ottima neve portante continua. Dal Colle (dopo 5 ore), andata e ritorno verso Mont Brouillard e Punta Baretti su terreno misto, infido ma senza particolari difficoltà. Tornati al colle alle 10,30, pur avendo tempo si è preferito bivaccare (3 comodi posti da bivacco, ma non uno di più…) attendendo la notte e il rigelo nella parete canale, trasformata in un insidioso ed esteso colatoio. Ripartiti alle 2 di notte, affrontando le difficoltà maggiori al buio, con terreno davvero instabile, in parte vetrato; se si evitano le rocce bagnate al centro, le difficoltà aumentano, sempre intorno al IV grado o anche più. Difficile orientarsi al buio; tutto il terreno sembra equivalente. Al Picco Luigi Amedeo alle 7, le difficoltà non calano di molto, con terreno misto sempre molto esposto, tratti ripidi in neve solo parzialmente portante e sezioni di arrampica intorno al III grado, da affrontare con ramponi e percorso non sempre evidente quando si lascia la cresta sul lato italiano. Dopo il Monte Bianco di Courmayeur, quando ormai non ci sono più difficoltà, molti tratti di ghiaccio vivo e/o cariato costringono ancora ad alcuni tiri con l’assicurazione di viti da ghiaccio. In punta al Monte Bianco alle ore 12, al Nid d’Aigle alle ore 16,30.
In generale, l’itinerario è in buone condizioni, con eccellente traccia su neve, purché si percorra la parte alta della cresta non nelle ore calde. Ma, probabilmente, con l’ulteriore rialzo delle temperature di questi giorni, le condizioni potrebbero rapidamente mutare in peggio.

Salita di Luca con la guida Luca Argentero e l’aspirante guida Pietro Picco, cui vanno tutto il plauso e la gratitudine.

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