Bianco (Monte) Cresta del Brouillard integrale

Bianco (Monte) Cresta del Brouillard integrale
La gita
enzo51
4 27/08/2018
Accesso stradale
ok

Le condizioni sia della montagna e sopratutto della meteo erano favorevoli per proseguire nella traversata. Senonche’ a causa di un banale incidende occorso ad uno dei nostri a seguito una scarica di sassi che l’ha colpito sia pur in forma lieve, ecco svanito in un attimo il sogno diciamo pure di una vita, di portare ancora un gradino piu’ su la collezione di tutti gli 82 4000 delle nostre alpi. Inevitabile a questo punto con un infortunato al seguito pensare di proseguire nella traversata. Si e’ reso cosi necessario l’intervento dell’elisoccorso, che a seguito della chiamata si e’ alzato in volo verricellati tutti uno ad uno, e portati giu’ tutti a valle. Peccato davvero dover accantonare un progetto diciamo pure ambizioso proprio sul piu’ bello, quando gia’ si era fatto tanto, con partenza mattutina il giorno precedente a raggiungere il punto (di poco a valle della Baretti) dove abbiam bivaccato in delle ottime piazzole. Peccato il freddo e il vento al limite dello zero termico che non ha reso granche’ confortevole anche se solo per un tre orette, il rimanere immobili in quelle condizioni. Meglio rimettersi in moto, 4 di mattino , una cordata ci anticipa, la addocchieremo piu’ tardi operare sul picco l.Amedeo, a noi invece ironia della sorte, doveva capitare l’incidente ancor prima che facesse giorno e prima ancora di giungere alla Baretti. E intanto arriva l’alba, con un infortunato di mezzo, anche se le intenzioni di continuare c’erano tutte pur mettendo in conto un eventuale secondo bivacco, perche’ lo spirito era quello giusto, cio’ non e’ stato piu’ possibile a seguito della brutta piega che la situazione e’ venuta a prendere in un istante.
Visto di tutto su questa cresta, un viaggio senza fine in uno degli angoli piu selvaggi e remoti del Bianco. Cordate, non molte per la verita’, salire a tutte le ore del giorno come della notte. Due svizzeri incontrati durante l’ostico attraversamento delle aig, Rouge du Brouillard, uno aspirante guida sorpreso di vedere un vecchietto di 67 anni su da queste parti. Non fidatevi delle relazioni si parla di aggiramenti su cengie delle diverse torri senza alcun cenno alle doppe, che bisogna fare, e ce ne sono diverse che fanno perdere tempo e stancare oltre i limiti, questo ancora nella fase iniziale di questo davvero eterno e scoraggiante viaggio fino in punta al Bianco direttamente dai prati di fondovalle. Uno sky runner modello kilian Jornet in scarpette e tutina (che mi ha scolato mezzo del litro di acqua che avevo dietro) salito fino alla Baretti e sceso ancora in giornata, ci ha fatto sentire davvero piccoli.
Condiviso questa comunque tutto sommato sia nel bene che nel male bella avventura in compagnia di Patrizio (l’infortunato), Marco e Michele.

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