Il giorno precedente per salire al rifugio Gonella abbiamo lasciato l’auto a La Saxe e abbiamo utilizzato l’autobus per raggiungere La Visaille.
La traccia di salita è buona e i ponti sui crepacci sono ancora discreti ma la neve era molle anche di notte al di sotto dei 4000 m (il lembo di un crepaccio è crollato sotto i miei piedi mentre saltavo). L’unica difficoltà è stata superare la terminale del colle delle Aiguilles Grises, dove la traccia finiva su un ponte crollato: siamo passati piegando nettamente a sinistra e poi risalendo verso destra al colle. La cresta di collegamento verso il Dome du Gouter è relativamente larga e con traccia ottima, poi traccia molto profonda sulla Cresta delle Bosses.
Dalla vetta del Monte Bianco siamo scesi al Monte Bianco di Courmayeur; quindi siamo tornati in cima e siamo scesi sull’itinerario dei Cosmiques. Al Colle della Brenva siamo saliti al Mont Maudit, da cui siamo scesi direttamente dal versante nord evitando l’omonimo colle. Prima di risalire alla spalla del Mont Blanc du Tacul si passa in mezzo a grossi seracchi. La traccia successivamente sale abbastanza in alto verso il Tacul, in modo da evitare nell’ultima parte di discesa i seracchi più imponenti: ci sono però un paio di passaggi ripidi per saltare alcuni crepacci.
Dal pianoro sotto i Cosmiques abbiamo effettuato la traversata del Ghiacciaio del Gigante verso il rifugo Torino, costeggiando le magnifiche pareti dei satelliti del Bianco.
Dal rifugio Torino un tunnel porta ad un ascensore che permette di salire a Punta Helbronner e da qui con la nuova funivia siamo scesi a Chamonix.
Giro magnifico, lungo (abbiamo impiegato 13 ore dal Gonella al Torino), ma di grande soddisfazione per la varietà dell’itinerario e la grandiosità degli ambienti! Stupenda anche la salita sul ghiacciaio del Dome con la luna quasi piena che rendeva superflua la frontale!
Con Marco, alla sua prima volta sul Bianco.