Partiti dal Combal verso le 14 siamo al rifugio poco prima di cena, ove c’è pochissima gente.
Sveglia all’ una e partenza alla 2 esatte, a rincorrere tre giovani tedeschi che sembrano dei fulmini; la notte è stupenda ed una bellissima luna ci rischiara la traccia, peraltro molto vaga ed incerta; purtroppo dopo circa un’ ora i baldi giovani sono scoppiati, li superiamo e non li vedremo più; in mezzo a grossi crepi arriviamo al piede di un ripido scivolo ghiacciato superato il quale ci troviamo su un plateau a fianco delle cresta delle Aig. Grises; saliamo la facile crestina ed alle 4 in punto siamo al Piton des Italiens; un breve tratto di affilatissima cresta (30/40 m.) ci porta contro il fianco del Dome de Goutet che risaliamo facilmente anche se la traccia è da tempo sparita; passiamo a fianco della Vallot, proseguiamo ormai intruppati sulla cresta ed alle 8 in punto siamo sul tetto d’ Europa; giornata splendida, un filo di vento, nessuna nuvola all’ orizzonte; 20 minuti di sosta a goderci il panorama e poi giù sulle tracce di salita; circospezione sul ghiacciaio del Dome, ma mezzogiorno siamo coi piedi sotto il tavolo per la meritata zuppa al Gonella; poi estenuante camminata sul Miage sino al rientro al Combal.
Dopo sei tentativi in 25 anni, provati un po’ da tutte la parti e sempre frustrati dal cattivo tempo, oggi finalmente è riuscita e non poteva essere meglio!!