Bianco (Monte) Via Normale dal Refuge du Gouter

Partiti da Les Houches, alla cassa scopriamo che il trenino per ancora qualche giorno si ferma a un po’ meno di 2100m e non raggiunge il Nid d’Aigle, sono state cancellate delle corse e l’ultima utile è quella delle 16.50. Due alternative: proseguire lungo i binari o prendere il vecchio sentiero che porta, con tratti attrezzati, direttamente alla Baraque des Rognes. In salita seguiamo questo ed in dicesa i binari. Sentiero totalmenente pulito fino all’attraversamento per il Tete Rousse. Ci dirigiamo verso il Grand Couloir dove assistiamo al recupero con elicotero di un alpinista centrato da una pietra: bell’inizio! Attraversiamo il canalone legati al cavo sospeso (considerare almeno una decina di metri di corda) a coppie: utili ma non necessari i ramponi. Crestone verso il Gouter senza neve: ottimo per la salita, un po’ meno per le pietre che si smuovono e a volte si aggiungono a quelle che spontaneamente vengono giù nel canale. Rifugio Gouter all’altezza della sua fama (negativa): sovraffollato, mal gestito e sporco. La cena non contiene carboidrati se non per tre cucchiai (sporchi) di polenta talmente liquida da poter essere bevuta con una cannuccia. Colazione forse peggiore della cena.
Partenza alle 2.30 su traccia ottima anche se a tratti un po’ ripida, nessun crepaccio visibile, vento forte e freddo lungo tutto il percorso, molto noioso sulla cresta dalla Vallot in su. Discesa senza problemi fino al rifugio, provvidenziale la Capanna Vallot per scaldarsi e riposarsi al riparo dal vento, un po’ di vetrato nella prima parte sotto al Gouter, molte pietre (alcune di grandi dimensioni) nel Couloir, sentiero buono fino al Nid d’Aigle poi sui binari insieme a decine di altri alpinisti per raggiungere l’ultima corsa utile per la discesa.

Salita ripetuta dopo qualche anno, la scorsa volta c’era solo Bubbola, stavolta si sono uniti a noi: Olga e Luciano (toccato senza guai da una pieta nel Couloir e salito fino in vetta nonostante il mal di montagna) ed Enrico e Luca che si lamentano di non essere allenati e poi vanno come dei treni! Al ritorno non poteva mancare la risalita dei 30 metri che ti portano sulla cima del Dome de Gouter…