Bianco (Monte) Via Normale dal Refuge des Cosmiques per il Col du Maudit

Bianco (Monte) Via Normale dal Refuge des Cosmiques per il Col du Maudit
La gita
phantom
5 07/07/2020
Accesso stradale
Parcheggiato a Les Houches al parcheggio TMB davavnti alla telecabina di Prarion

Abbiamo parcheggiato a Les Houches per accorciare il rientro, il parcheggio davanti alla Telecabina Bellevue è limitato a 24 h per cui abbiamo parcheggiato nel parcheggio libero davanti agli impianti di Prairon (500 metri più avanti). Poi abbiamo preso il treno per Chamonix (3€) da cui siamo saliti all’Aiguille du Midi (50,5 € sola andata, 65€ A/R) e da qui raggiunto il Cosmiques. Prenotare il rifugio è difficoltoso, abbiamo mandato un paio di mail senza risposta, poi abbiamo telefonato e siamo riusciti. Le ciabatte ci sono, danno un coprimaterasso usa e getta, c’è la coperta, niente cuscino, richiesto sacco lenzuolo o sacco a pelo. A cena non danno acqua e neanche i tovaglioli di carta, noi ci siamo portati acqua aggiuntiva da sotto. Ci avvertono che la salita al Maudit ha un po’ di ghiaccio affiorante, servono due picche e chiodi da ghiaccio, sarà peggio di quanto dicono.
Sveglia alle 01:00, colazione e partiamo intorno alle 2, c’è un buon rigelo che ha facilitato la progressione, ma c’è un fastidioso vento sui 20 Km/h, che dopo la Brenva raggiungerà i 30/40 km/h, in compenso non vedremo manco una nuvola.
Tacul – la salita al Tacul non presenta problemi, la traccia sala su dritta, anche se volendo si possono fare tornanti, i crepacci sono chiusi o aggirabili, si oltrepassa la terminale in traverso ma al momento è abbastanza semplice, arrivati al colle ci dirigiamo al Maudit.
Maudit – non si sale per la via classica a destra (quella con la corda fissa), ma si sale tutto a sinistra anche qui drittto per dritto e poi si fa un lungo traverso. Le pendenze dovrebbero essere max 50° (ma non sono pratico), il problema è che c’è un lungo tratto con ghiaccio vivo almeno 30 metri se non di più, due picche sono indispensabili e possibilmente tecniche ed anche buoni ramponi, utili chiodi da ghiaccio e soprattutto esperienza con questo tipo di terreno, per fortuna un’anima santa, che ringrazio, alla fine del tratto ghiacciato ha fatto un abalakov con dentro un cordino su cui abbiamo potuto fare sosta. L’ultimo tratto è in neve scalinato non crea problemi. dopo c’è un lunghissimo traverso ad elevata pendenza, dove bisogna avere passo fermo, per superare la terminale bisogna scendere un paio di metri sul bordo del crepaccio e poi risalire, dopodiché si giunge al colle.
Qui dovevamo salire al Maudit, ma i tempi non ce lo avrebbero permesso e a malincuore rinunciamo.
Nessun problema da qui in avanti a parte il vento e l’altitudine.
Scendiamo per la normale Francese del Gouter, salendo anche al Dome, discesa interminabile.
Una nota sul Grand Couloir, che ha scaricato ma neanche moltissimo, il cavo che lo attraversa è troppo alto per longiarsi, le guide ci fanno passare sopra la corda, comunque è incredibile che non si trovi una soluzione a questo problema.
Abbiamo preso l’ultimo trenino dal Nide d’Aigle al pelo, è alle 16:40 (35 € la discesa con la funivia da Bellevue) in realtà visto l’affollamento avrebbero aggiunto una corsa, ma meglio così, e poi da Bellevue scesi con la funivia a Les Houches.

Incredibile gita con giuliof e Serena, quest’ultima alla sua prima esperienza sul ghiaccio vivo se l’è cavata benissimo.
Gita molto lunga e faticosa, bisogna essere veloci o si rischia di perdere il trenino per la discesa, fatica e altitudine non sono trascurabili.

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