Bianco (Monte) Sperone della Tournette

Bianco (Monte) Sperone della Tournette
La gita
themoris
5 02/07/2023
Accesso stradale
Parcheggio rifugio monzino

Aggiornamento al 2023 basandomi su quella che è stata la nostra esperienza.

Giorno 1

Parcheggio : segnalo che l’ultimo punto ora disponibile per lasciare la macchina è il parcheggio sterrato grande che dà sulla valle del rifugio Monzino, da lì fino alla sbarra della Val Veny è ora (e penso fino alla fine dell’estate) divieto di transito, un local mi ha detto di non rischiare a passare che la multa arriva sicuro.

Avvicinamento su morena del Miage : Noi ci siamo tenuti nel centro della morena seguendolo fino alla base dello zoccolo, camminata agevole e ben segnata da ometti.

Zoccolo roccioso : abbiamo affrontato la salita al bivacco per la variante aperta dal club 4000 a lato del ghiacciaio del monte bianco. Segnalo che ad oggi la prima parte su roccia fino ai prati è ben attrezzata da corde fisse nuove di zecca, che decisamente aiutano, soprattutto a seguire la giusta strada e a non perdere tempo.

Prati : al fine di raggiungere la cresta rocciosa abbiamo attaccato i ripidi prati sopra la fine delle corde fisse. ci siamo orientati grazie alla foto del libro snow ice and mixed vol.3 seguendoo indicativamente la linea disegnata sulla foto.
Passata la prima barra rocciosa andare verso destra per intercettare la cresta rocciosa che conduce fino al bivacco. Puntando alla cresta non si sbaglia. Fino a qui nessun segno salvo qualche bollo rosso difficile da individuare. (Allego la foto che abbiamo usato per orientarci)

Cresta fino al bivacco : parte più segnata della via, cercare bolli rossi e ometti, difficile sbagliare. Il bivacco lo si vede soltanto quando ci si arriva.
Fino a qui dalla macchina 7h30
Segnaliamo che il bivacco tiene 15 posti e attualmente ha la porta d’ingresso rotta. L’abbiamo trovata smontata al nostro arrivo da cordate a noi precedenti. Per la notte la si può reincastrare nella sua sede. Abbiamo tentato di ripararla ma senza successo.
Il bivacco è fornito di piumini, materassi,cuscini. le prese usb funzionano perfettamente e si può caricare il telefono senza problemi.

Giorno 2

Rampa di neve fronte rifugio : partiti all’ 1 dal bivacco, salita sul lato sinistro e man mano in leggero traverso verso destra, sul fianco destro della rampa c’è già ghiaccio vivo. In caso di rampa ghiacciata o con poca neve aggirare la rampa a destra sulle rocce. Arrivati in cima al colle siamo scesi verso destra per andare a attraversare il ghiacciaio del monte bianco, meno ripido e più facile rispetto che tagliare verso sinistra di traverso.
Attraversamento ghiacciaio : noi siamo passati senza problemi, tuttavia è una zona che con l’inoltrarsi della stagione diventerà decisamente più pericolosa. i buchi ci sono e purtroppo si è costretti a passare parallelamente alle fratture del ghiacciaio esponendosi molto al rischio di finire dentro.

Sperone : si attacca dal canale ben evidente, terminale in data 3/7 attraversabile in più punti ma necessita comunque un check del ponte prima di passare. Globalmente buona.
Dal canale proseguire verso sinistra per nevaio, in questo modo ci si può spostare dalla linea di caduta di eventuali blocchi e seracchi sovrastanti.
Attaccare la sezione di arrampicata di III , ricercare sempre il facile e stare all’occhio per le ramponate sulle rocce, con questi accorgimenti difficile sbagliare. Tutto così fino all’uscita, la parte di roccia finale è quella dove si scala di più. Al nostro passaggio diverse sezioni di roccia con ghiaccio o neve. una picozza sempre alla mano aiuta.
Ottima la traccia gps presente su Fatmap, noi l’abbiamo utilizzata e l’abbiamo trovata molto precisa e d’aiuto.
Una volta arrivati in cima allo sperone 10 minuti e si è in vetta al bianco
Dal bivacco alla vetta del monte bianco per noi 8h45 con varie soste.

Discesa : Scesi dalla normale francese del gouter. Ghiacciaio e traccia perfetta fino al rifugio gouter, couloir della morte con ancora parecchia neve nella zona di attraversamento ma pulito sulla cresta di discesa, al nostro passaggio e per tutta la discesa dal gouter nessuna scarica.
Consigliamo di controllare bene gli orari del trenino, se lo si perde la storia si fa lunga.

Via che richiede buon senso dell’orientamento e occhio, specialmente sui tratti di roccia dello sperone, per non sbagliare e quindi perdere tempo.
Isolamento garantito. Come difficoltà graderei decisamente più D-/D che AD, passaggi su roccia mai difficili ma impegno complessivo da non sottovalutare. Nettamente più impegnativa rispetto a altre AD che ho fatto sul massiccio.

Bellissima ascensione solitaria, consigliatissima per chi è in cerca di avventure

Link copiato